Non siamo qui per predisporre dei piani pastorali, né per scambiarci informazioni, neppure per partecipare a dotte conferenze o a un corso di aggiornamento: lo scopo del nostro appuntamento fiorentino è quello di fare il punto sul nostro cammino di fedeltà al rinnovamento promosso dal Concilio e aprire nuove strade allannuncio del Vangelo.
La prolusione con cui lunedì 9 novembre 2015 Mons. Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino e Presidente del Comitato preparatorio ha aperto i lavori del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale, muove dal riferimento ai Convegni precedenti, allattuale piano decennale della Cei incentrato sullEducare alla vita buona del Vangelo e allattesa per lintervento di domani di Papa Francesco. Nosiglia indica, quindi, alcune aree di impegno prioritarie per la vita della nostra gente e del Paese: la famiglia, bisognosa di una accoglienza compassionevole e di un accompagnamento e sostegno della sua esistenza; i giovani, con limpegno a operare per qualificare la proposta della scuola e linserimento nel mondo del lavoro; lecologia, intesa sulla scorta della Laudato si come cura della casa comune, in contrasto con ogni cultura dello scarto.
Attorno a queste aree, come ad altre ugualmente importanti ha evidenziato lArcivescovo è necessario attivare un adeguato supporto di pensiero e di azione concreta da parte dei laici soprattutto, che hanno diritto e dovere di fare coscienza e operare uniti. Ununità che si esprime in uno stile di ricerca comune e in un metodo preciso: quello della sinodalità che sarebbe già un grande risultato se da Firenze divenisse lo stile di ogni comunità ecclesiale.
Prima dell’intervento di Mons. Nosiglia, e del saluto del Sindaco di Firenze Dario Nardella, il Cardinale di Firenze, Giuseppe Betori, ha accolto in Cattedrale i 2200 partecipanti ai lavori partiti con quattro processioni da altrettante Basiliche.
Firenze, ha detto Betori, è una città in cui l’affermazione dell’umano, nelle sue espressioni migliori, ha saputo legare insieme il senso alto della cultura e dell’arte con la cura del debole e l’esercizio della misericordia. Questa città, ha proseguito, vi indica come un traguardo e una missione: una sintesi di ricerca sincera e intensa del vero, di espressione in superbe forme di bellezza, di passione generosa e multiforme di carità.
CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA
Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociale
Firenze, 9 novembre 2015
In allegato la Prolusione di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Presidente del Comitato e il Saluto del Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze