CRONACA

Diversi gli spunti dalla cronaca. Innanzitutto, si parla di uno spiraglio per la crisi. “Qualcuno ha cominciato a dirlo, scaramanticamente sottovoce, un po’ di mesi fa: ci sono timidi cenni di ripresa. Qualche indicatore economico sembra confermarlo. È presto per dire se si sta avviando una stabile inversione di tendenza oppure se è la proverbiale rondine che ‘non fa primavera’. Tuttavia bisogna registrare che l’emorragia continua e progressiva di posti di lavoro e di ricchezza prodotta sembra arrestata, o almeno sensibilmente ridotta”, dichiara Paolo Lomellini, direttore della Cittadella (Mantova). I problemi, però, restano, almeno per quanto riguarda il rispetto dei diritti. “Improvvisamente l’italiano medio, non particolarmente informato sulla situazione della tutela dei diritti umani nel suo Paese, scopre che in Italia la tortura non è sanzionata come reato in quanto tale” e “in questo quadro quanto mai deprimente, martedì scorso è scoppiata la notizia bomba della sentenza con la quale la Corte europea ha qualificato come ‘tortura’ l’aggressione da parte della polizia alla scuola Diaz di Genova, dove dormivano i manifestanti accorsi in città in occasione del G8 (21 luglio 2001)”: lo sottolinea Antonio Ricci, direttore del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli). Di vita e morte si occupa Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia): “Eutanasia è essenzialmente questo: finché possiamo, dobbiamo sopprimere il dolore, reciderne le radici, disinnescarne i morsi. E quando la lotta dovesse divenire improba, sostituirlo con la dolce morte”, ma “un cristiano non può svendere la propria morte per un piatto di lenticchie, per una pausa nel viaggio della sofferenza. Troppo importante per decidere volontariamente di viverla da narcotizzati, di non esserci, lì, al termine di una vita che, come ci ricorda Chiara Corbella, è cominciata con la nascita, quell’evento assoluto che ci ha fatto cadere fuori dal nulla, e non finirà mai”. Ancora questioni etiche. Partendo dal caso dell’Aifa che “ha sentenziato che la cosiddetta pillola dei cinque giorni dopo si può vendere in farmacia senza ricetta”, Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), osserva: “In virtù dell’esaltazione della scienza, la cultura occidentale ha spesso osteggiato oltre che deriso la fede religiosa. Lo ha fatto fino al punto da esprimere un assolutismo fanatico quale solo le fedi religiose si pensava potessero esprimere. Ma l’esito finale è oggi ben altro. La scienza non crede più nemmeno in se stessa. E la politica è come l’orbo che si fida del cieco”. L’Eco del Chisone (Pinerolo) riporta la bella storia di Irene, una giovane studentessa disabile pinerolese all’ultimo anno di Giurisprudenza, che “pratica curling agonistico e scia a Sestriere”. Non sono trascurate questioni locali. Nelle borgate, caratteristiche del territorio locale, “non mancano le iniziative, di vario tenore, per mantenere vive tradizioni, consuetudini, ricorrenze… che connotavano questi angoli, cari a generazioni pressoché tramontate. Non aiuta certo l’invecchiamento inarrestabile che incide marcatamente nelle piccole realtà geografiche, ponendo altri problemi umani e sociali per stare accanto a persone cariche di anni e di acciacchi, spesso in condizione di quasi solitudine”, afferma Corrado Avagnina, direttore dell’Unione monregalese (Mondovì).
 
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