Al centro degli editoriali anche alcune riflessioni sulla Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sullorientamento sessuale e sullidentità di genere, con i tre opuscoli proposti per le scuole primarie e destinati a educare bambini e ragazzi al rispetto della diversità, compresa la diversità riguardante lorientamento sessuale. I libretti sono stati preparati dallUnar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) che fa capo al dipartimento per le Pari Opportunità, dipendente dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Origine autorevole – osserva Giampiero Moret, direttore dellAzione (Vittorio Veneto) – come è giusto che sia tutto ciò che riguarda leducazione alle buone relazioni tra le persone. Tuttavia, nellaffrontare temi così importanti si è cercato di far passare posizioni che vanno ben oltre leducazione al rispetto delle diversità. Per Moret, è chiaro lobiettivo: sintende inculcare, con lavallo dellautorità politica, idee che svalutano la distinzione sessuale, che considerano insopportabile lessere indicato come padre o madre, che pretendono matrimonio per tutti. In definitiva, conferma Vincenzo Finocchio, direttore dellAppennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), lo scopo è quello dinculcare negli alunni dei tre ordini di scuola lideologia del gender. Ora, nota Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), la distrazione dei genitori costa cara. È un lusso che non si possono più permettere. Quando i genitori leggono nelle circolari o nei programmi scolastici o sui libri di testo espressioni del tipo superamento degli stereotipi sessuali, lotta al bullismo omotransfobico, educazione alla pluralità di famiglie e didentità sessuali facciano muro e contrasto: attraverso quelle espressioni passa poi di tutto.