CRONACA LOCALE

Sui giornali diocesani spazio ai principali fatti di cronaca locale. La tutela del territorio, scrive Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), “deve fare da stella polare nella ridefinizione del piano regolatore, che ci auguriamo capace da un lato di frenare l’espansione del cemento, ma dall’altro di rendere economicamente sostenibile il recupero dell’esistente”. Sull’accoglienza “con così tanto calore” riservata all’idea “di un artigiano che ha realizzato e sistemato sul sagrato del duomo di Fossano le figure stilizzate di Biancaneve e dei sette nani” si concentra l’editoriale di Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano), per il quale “è un bel regalo per bambini, ma lo è ancor di più per noi adulti. Ci aiuta a svegliarci. E a sognare”. Mentre Alessandro Repossi, direttore del Ticino (Pavia), parla degli “ultimi sviluppi delle inchieste sui casi di ‘Punta Est’ e ‘Cascina Scova’”, che “hanno inferto l’ennesimo duro colpo all’immagine” della città. La Valsusa (Susa) riporta una riflessione sull’allestimento del nuovo museo di Susa, per il quale “si deve fare il possibile perché la scelta che è fatta ora sia apprezzabile anche tra qualche anno”. Sul Ponte (Avellino) il direttore Mario Barbarisi affronta la vicenda del manager dell’Asl avellinese Sergio Florio; mentre Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), propone il “ritratto di un borghese balordo” che, in città, conduce “vita brillante e borghese”, ma “ovunque passa lascia debiti che poi è difficile recuperare”. Sulla “Giornata nazionale della memoria in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia” apre l’Amico del Popolo (Agrigento), che pubblica un elenco di “personaggi noti e non” morti per mano della criminalità organizzata. “Li abbiamo messi insieme – scrive il direttore Carmelo Petrone – perché tutti sono da ricordare per il tributo di sangue che hanno versato”. Pure Notizie (Carpi) si concentra sulla Giornata e l’incontro di Papa Francesco con “oltre 700 familiari delle vittime delle mafie”. Monsignor Luigi Martella, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, su Luce e Vita parte dalle quattro morti violente in diocesi (tre suicidi e un omicidio) per riflettere così: “Tutti abbiamo la consapevolezza, pur partendo da ispirazioni diverse, che la vita è il bene più prezioso che ci è stato donato, eppure essa è esposta a continui pericoli. Diventa più esposta quando si logora il tessuto sociale; quando le relazioni umane saltano; quando si producono vuoti di solidarietà; quando si scavano abissi di solitudine”. Occupandosi di giovani e lavoro, Silvio Grilli, direttore del Cittadino (Genova), rileva che le “vittime principali” del sistema attuale sono “i giovani, che porteranno su di loro e sulla comunità intera anche in futuro le negative conseguenze dell’attuale regresso economico. È impegno di tutti cercare d’invertire decisamente la rotta” e, a tal proposito, “la Chiesa di Genova è parte viva del mondo cattolico italiano, che ha un grande rilievo nel welfare. Una realtà che nel nostro Paese offre lavoro a milioni di persone”. Per Giovanni Tonelli, direttore del Ponte (Rimini), “sono proprio i ‘padri’ a dover sentire la responsabilità di non abbandonare i propri figli e lo stanno facendo. Ma un modo corretto per aiutarli è anche cambiare mentalità, lasciando spazi che fino ad oggi la logica, e anche un po’ di furbizia italiana, faceva ritenere in qualche modo ‘legittimamente’ occupati”.

 
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