ATTUALITA’ POLITICA

I settimanali diocesani dedicano ampi spazi anche all’attualità politica italiana, con i primi provvedimenti del governo Renzi. “Il progetto del presidente Renzi – scrive Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto) – è ambizioso e, sotto molti aspetti, ardito. Non è tanto la mancanza di mezzi che mette, però, paura, quanto la resistenza al cambiamento già messa in atto da ogni parte. Oggi più che mai è il momento di dimostrare la famosa volontà politica”. Quella di Renzi, nota Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “è una scommessa ad alto rischio. Perché il governo deve affrontare il pachiderma dello Stato, delle regioni, dei comuni, delle province. Tutti si sono allargati troppo. Sono parte della burocrazia, zeppa di personale e azzeccagarbugli”. Per Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), “è importante che Renzi continui a essere e a manifestarsi quale presidente di tutti con lo spirito di servizio per un Paese che ha grandemente bisogno di una guida capace di dare corpo ai sogni spesso riposti. Con la speranza che la vecchia e noiosa melina e la burocrazia cessino di proporsi secondo i metodi del perenne ‘fermatutto’”. Anche perché, aggiunge Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “l’ultima cosa da fare è quella di lasciarsi trascinare nel polverone delle zuffe litigiose di parte”. Emanuele Rossi, editorialista di Toscana Oggi (settimanale regionale), si occupa della nuova legge elettorale, definita “non un gran risultato”: “Ma di questi tempi forse occorre accontentarsi”. La politica “non vada per grandi proclami ma per situazioni reali. Sperando in risvolti concreti, al di là di ogni percezione”, è l’auspicio di Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), che riporta le attese di un “esodato”, “che non è un fantasma né una figura retorica”. E Paolo Lomellini, editorialista della Cittadella (Mantova), ribadisce l’esigenza di “una prospettiva diversa”: “Saper prendere atto della durezza e crudezza dei dati quotidiani e, al tempo stesso, guardare attraverso e oltre essi, in una prospettiva più profonda che sappia intravedere la trasfigurazione dell’oggi verso un domani carico di speranze positive per una società più umanizzata e fraterna”.

 
Dalla politica nazionale a quella locale… Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logudoro (Ozieri), indica alla “nuova squadra di governo che si appresta a governare l’isola per il prossimo quinquennio” alcune priorità su cui intervenire: “Disoccupazione, collegamenti funzionali ed efficienti”. Insomma bisogna “garantire sviluppo e innovazione”. Gazzetta d’Asti riferisce che “partirà dalla città sabato 22 marzo la corsa di Sergio Chiamparino, candidato del Pd alla guida della Regione, verso le elezioni del 25 maggio”. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), commenta l’iniziativa “Veneto libero” che chiede l’indipendenza dall’Italia. “Tra chi, in questi giorni, ha votato la proposta – dice Paoletto – ci sono sicuramente leghisti e grillini” che “cercano d’intercettare il malcontento diffuso nel Paese. Sarebbe però necessario che questo avvenisse su proposte realistiche e percorribili. Lasciare l’euro e/o l’Italia sono due proposte che non risultano rispondere a nessuno dei due requisiti e che, anzi, appaiono come soluzioni inquietanti”.
 
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