L’ATTUALITA’ POLITICA ITALIANA

I settimanali diocesani dedicano ampi spazi all’attualità politica italiana, concentrata sul futuro del centrodestra, del Partito democratico, della legge elettorale, della legislatura. Nell’attuale “panorama deprimente – sintetizza Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia) – è urgente uno scatto di orgoglio da parte di tutti. Siamo convinti che il Paese – nonostante tutto – può farcela; continuare a piangersi addosso porta solo più in basso. Un colpo d’ala è richiesto a quanti vogliono riscattare se stessi e la nazione: lavoratori e imprenditori, dirigenti e giovani leve, studenti e docenti. ‘Scendano in campo’ persone oneste e capaci e si dia spazio alla speranza e al futuro”. È d’accordo Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), per il quale “non si può essere cittadini di ‘serie A’ se non si prende parte alla vita politica e sociale. Che non significa essere tutti deputati e sindaci, ma cittadini attivi che non danno deleghe a nessuno e che fanno sentire, forte, ai loro rappresentanti la loro voce”. Toscana Oggi (settimanale regionale) ribadisce che quella della “legge elettorale è una riforma sempre più urgente”. Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), prendendo spunto dal detto evangelico “Beati gli ultimi perché saranno i primi”, sottolinea che “nella vulgata della Chiesa si è tanto parlato degli ‘ultimi’. Bene se con ciò si domanda d’impostare una società a partire dai deboli. Ma in ogni settore della vita occorrono anche ‘i primi’, ossia le locomotive. Diversamente il treno del Paese deraglia. Di ‘primi’ necessita il nostro territorio nelle imprese, nella politica, nelle professioni, nel sociale”. Fermento (mensile dell’arcidiocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni) invita a “rimettere al centro dei progetti, al centro delle strategie politiche ed economiche l’uomo”. Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), commenta le “tante scissioni di ieri e di oggi” nella vita sociale e politica italiana: ultima in ordine di tempo quella del Pdl in Forza Italia e Nuovo Centro Destra. “Sembra di capire – riflette Possenti – che una scissione in fondo non dispiaccia del tutto, se poi, nell’area, si resta… amici come prima. Tuttavia divisi. Ed ecco far capolino il ‘ma’. Scindersi è esperienza da sperimentare? E allora, alé, proviamoci… in fondo è un itinerario tra i tanti verso il futuro… Sì, è come un ‘gioco’. Per adulti vaccinati”.

 
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