Riportiamo il testo integrale del messaggio di monsignor Mariano Crociata, segretario della Conferenza episcopale italiana.
Sono a esprimere la gioia e la riconoscenza dellepiscopato e, quindi, dellintera Chiesa italiana per lelezione del Card. Giorgio Mario Bergoglio a Successore di Pietro. Nellemozione di questo momento, sperimentiamo una volta di più la profondità delle parole di congedo di Benedetto XVI, quando con Guardini ricordava che la Chiesa non è unistituzione escogitata e costruita a tavolino, ma una realtà vivente che vive lungo il corso del tempo, in divenire, come ogni essere vivente, trasformandosi
eppure che nella sua natura rimane sempre la stessa, e il suo cuore è Cristo. Sì, il mistero della Chiesa – corpo vivo, animato dallo Spirito Santo, che vive realmente della forza di Dio – costituisce per tutti noi la ragione e la passione della vita.
Un particolare legame unisce la nostra Conferenza al Successore di Pietro, Vescovo di Roma e nostro Primate, e ci fa sentire testimoni privilegiati della missione del Pontefice, nonché destinatari di una sua premura assidua e di un magistero particolarmente sollecito nei nostri confronti.
Il nostro Statuto ne parla in termini di speciale sintonia, rimandando a quella collegialità affettiva ed effettiva tra noi Vescovi che ha il suo perno dautenticità nella comunione con il Papa; la stessa sintonia, lo stesso attaccamento alla sede di Pietro, è profondamente avvertito anche da tutte le componenti del nostro popolo. Come ebbe a dire il nostro Cardinale Presidente in una delle sue prime prolusioni, il Papa ci e particolarmente vicino, e noi siamo con lui una sola voce e un solo cuore.
A Sua Santità Francesco, ancora con le ultime parole di Benedetto XVI, la Chiesa italiana promette già da subito incondizionata reverenza ed obbedienza.
(Fonte: www.agensir.it)
giovedì 14 marzo 2013