I MEDIA E LA CHIESA

“Alla vigilia del Conclave, impazza sui giornali e nelle televisioni di tutto il mondo il toto Papa”, nota Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia). In realtà, osserva, “tutto questo interesse sul Papa che verrà dice la vitalità e le attese che sono nel cuore di tanti e l’attenzione che in ogni caso è riservata alla Chiesa cattolica nel mondo”. Dell’interesse suscitato sui giornali dall’elezione del futuro Pontefice si occupa Mario Ungaro, direttore della Voce Isontina (Gorizia): “Per i credenti, i fiumi d’inchiostro versati in questi giorni sull’elezione del successore di Benedetto XVI, sbiadiscono dinanzi a una certezza: il nuovo Papa è già stato scelto. Non ancora dagli uomini ma certamente dallo Spirito Santo. Perché lo Spirito non lascia mai sola la Chiesa”. Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), sottolinea che “tra le peggiori mistificazioni cui stiamo assistendo” c’è “quella di presentare la Chiesa come un ring di presunte contrapposte fazioni di potere”, mentre “è scomparso, in alcune malverse rappresentazioni della Chiesa, l’immenso popolo di Dio che vive in ogni angolo del mondo, che batte nel cuore di milioni di persone e si esprime in tutte le lingue del mondo”. Pure il Corriere Eusebiano (Vercelli) ricorda che in attesa del Conclave “i media internazionali si esercitano nel trito cliché della ‘caccia al papabile’”. Ma, per Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), l’aspetto peggiore è che “per molti il tempo della sede vacante è l’occasione per rimestare storie vecchie o meno vecchie in cui qualche sacerdote o vescovo o cardinale può essere stato coinvolto, a ragione o a torto”.

 
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