CATTOLICI IN PARLAMENTO

Al centro degli editoriali anche alcune riflessioni circa la rappresentanza dei cattolici in Parlamento, con le sfide emerse dalle elezioni. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), parla di “un’occasione mancata anche per l’inadeguatezza di tanti cattolici di proporre una valida proposta politica; tuttavia, se vogliono, i cattolici possono rappresentare anche una formidabile opportunità per ripensare a un nuovo modo d’interpretare il ruolo di cittadini in una società complessa, dove è sempre più necessario scoprire l’ideale nobile della politica e coniugare insieme alla vigilanza e alla protesta, la capacità propositiva”. Per Alberto Margoni, direttore di Verona Fedele (Verona), “il mondo cattolico si è dimostrato incapace di elaborare un progetto politico valido per tutti. (…) E ora con questo Parlamento le premesse e i numeri per una deriva di zapateriana memoria sui temi etici ci sarebbero davvero tutte”. Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), riserva “un capitolo a parte delle analisi post-elettorali alle scelte dei cattolici, siano essi candidati, elettori o eletti: la sensazione è quella di aver toccato il fondo in termini di progettualità, di consistenza numerica e quindi di efficacia di una presenza sempre più irrilevante”. Secondo Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), “assieme alla politica c’è da ricostruire un tessuto sociale e comunitario, un’idea di cittadinanza che si esprima anche nel voto ma che prima ancora si traduca in scelte coerenti e consapevoli di vita. È una sfida anche per noi cattolici – parrocchie, associazioni, movimenti, scuole, giornali – e chiede evidentemente più coraggio, energie, risorse di quanto non sia avvenuto negli ultimi vent’anni.”. Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia), si sofferma sul “voto dei cattolici”: “Nuovamente si è dimostrato che non sono i vescovi o i preti dal pulpito che spostano i voti, e nemmeno i giornalisti cattolici con buona pace di tutti, semmai ora per gli eletti cattolici di tutti gli schieramenti si apre una sfida di responsabilità in vista del bene possibile”.

 
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