CRONACA NAZIONALE E LOCALE

Sui settimanali spazio anche alla cronaca nazionale e locale. Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), parla della protesta dei malati di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) che chiedono di rifinanziare adeguatamente il fondo per la non autosufficienza. “Siamo in una società – riflette Avagnina – che perde i suoi connotati di… umanità. E fa grande tristezza. (…) La svolta reclamata è nella direzione di porre come prioritaria l’attenzione alle persone che fanno fatica. Questo misura il grado di civiltà, di democrazia, di uguaglianza, di dignità umana”. L’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri) guarda alle recenti proteste del mondo della scuola e annota: “Fanno bene i giovani a desiderare una scuola migliore, ma aiutiamoli a sentirsi non soltanto utenti passivi ma anche protagonisti del loro futuro, coinvolgendoli nei luoghi decisionali e ascoltando le loro ragioni, senza pregiudizio”. Il Ponte (Rimini) si sofferma sulle contestazioni di una dozzina di ragazzi che, sabato scorso, “hanno trasformato” la Giornata della legalità e della solidarietà, organizzata a Rimini, “in uno schiaffo alle istituzioni e in un calcio alla democrazia”. “Che occasione persa!”, commenta il settimanale, notando come “una dozzina di contestatori per radio e tv” facciano “più rumore di oltre 1.500 ragazzi di scuola media e superiore con la testa sulle spalle e pronti al dialogo”. Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), si occupa – in occasione della Giornata internazionale di domenica – di “violenza contro le donne”, sottolineando la necessità di “superare la cultura maschilista che rappresenta l’humus di questo fenomeno. Per questo, serve un impegno maggiore a livello sia personale sia collettivo”. Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), dedica l’editoriale a una “questione locale”: “La denuncia presentata da un consigliere regionale che sostiene che l’Azienda irpina di trasporti si sia resa protagonista di una pessima gestione, avendo sperperato danaro pubblico attraverso la gratuita elargizione di contributi che nulla hanno a che vedere con i trasporti”. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), illustra con un esempio quello che lui definisce “spread sociale”, ossia “credibilità sociale”: “Qualche sabato fa davanti al supermercato Oasi di Castelfidardo, i volontari della Caritas consegnavano alle persone un sacchetto dicendo che quello che vi avrebbero messo sarebbe stato distribuito a chi ne aveva necessità. Se al posto dei volontari della Caritas ci fossero stati i responsabili di qualche ramo istituzionale del nostro ordinamento civile le cose, forse, non sarebbero andate così. Perché? Perché lo spread sociale o se vogliamo il grado di credibilità della Caritas è più alto di quello di qualsiasi altra istituzione e se della Caritas mi fido al 100% e delle altre istituzioni al 30%, lo spread è di 7.000 punti”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), sottolinea l’importanza della difesa della vita umana, in ogni suo istante e, a tal proposito, ribadisce che “ogni embrione è una vita umana degna di tanto maggiore rispetto quanto più è ancora fragile”. Il Momento (Forlì-Bertinoro) presenta la figura di Vanni Casadei, che “per primo nella nostra città cercò di avviare il progetto ‘avvocato di strada’. (…) Anche senza ‘benedizioni ufficiali’ Vanni operò sempre da ‘avvocato di strada’, convinto che la vera correttezza deontologica stesse nel lavorare per una società più giusta”.

 
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