I giornali Fisc fanno il punto, come ogni settimana, sullattualità politica nazionale, ormai proiettata verso le elezioni del prossimo anno. Secondo Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), laccelerazione degli ultimi tempi riguarda solo le alchimie partitiche e di schieramento: sui grandi temi che dovrebbero essere alla base della prossima consultazione elettorale (perché toccano molto vicino la vita della gente) invece il dibattito langue e le proposte latitano. Nel panorama attuale, dice Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), lunica cosa nuova sembra essere ciò che accade nellarea di centro, dove cè molto movimento, grazie alla nascita di un nuovo soggetto politico per iniziativa di Luca Cordero di Montezemolo e di Andrea Riccardi, (
) che intende dare origine a una cosiddetta Terza Repubblica che si propone in continuità con lopera del governo Monti. Per Ezio Bernardi, direttore della Guida (Cuneo), la capacità di questo nuovo raggruppamento di attrarre consensi si misurerà sul programma e sulla capacità di coagulare in un progetto condiviso culture laiche e liberali, aree cattoliche non integraliste, socialmente vivaci e attive, un composito mondo del lavoro che comprende unampia varietà di piccole imprese dellartigianato come dellagricoltura e del commercio. Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia), si augura che scendano in campo persone serie, anche delle associazioni e del mondo cattolico. Preoccupiamoci – chiede Bianchi – che gli elettori scelgano persone serie e forti delle loro idee e non le urla, la demagogia e il disimpegno. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), auspica che il governo, che verrà dalle elezioni, con o senza Monti, sia in grado di mantenere la linea e lo stile instaurati dal governo dei tecnici. Anche perché, fra i governi europei e gli investitori internazionali, è diffusa la preoccupazione sulla capacità futura dellItalia di perseverare nellopera di risanamento iniziata da Monti. Cammino (Siracusa) ritorna – con una nota delleditorialista Giuseppe Savagnone – sulle recenti elezioni siciliane, dove ha prevalso un forte astensionismo. Il dramma della Sicilia – si legge tra laltro – è stato la passività della gente, talora perfino la sua complicità. Per avere una nuova classe politica, degna di questo nome, è urgente formare nuovi cittadini. Per avere amministratori diversi da quelli di ieri, bisogna che cambi la mentalità degli elettori. Questo pone delle domande ineludibili anche ai cattolici siciliani. (
) Per superare questo deficit oggi è necessaria una capillare educazione alla cittadinanza. Il Nuovo Diario Messaggero (Imola) – con un editoriale di Giuseppe Mazzanti, docente di storia del diritto medievale (Università di Udine) – suggerisce di ripartire dalla sapienza antica e moderna, dallamicizia e dallintimità intellettuale con i grandi uomini che ci hanno preceduto, da uninteriorità coltivata, da un nuovo umanesimo. Secondo Adolfo Putignano, direttore dellOra del Salento (Lecce), oggi più di ieri è necessaria la nobile testimonianza del servizio nei diversi ruoli mediante la generosa abnegazione personale allinterno di un cammino solidale con tutti. Ancor più i battezzati possono offrire un apporto di operosa speranza. Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), ricorda che la nostra fede è così grande, ma il nostro modo di viverla la fa apparire così piccola. (
) Nel momento in cui si sta riflettendo seriamente su una presenza più efficace dei cattolici nella vita politica, questi pensieri e queste preoccupazioni devono animare e dominare la comune attenzione.