GIOVANI E FUTURO

Sui giornali diocesani spazio pure ad alcune riflessioni sul mondo giovanile. Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), guarda con fiducia, andando “controcorrente”, alle nuove generazioni. “I giovani – spiega – vogliono essere amati. Amati di quell’amore gratuito che dona e non domanda mai. Un amore disinteressato, come quello che noi, fortunati, abbiamo ricevuto da genitori non frettolosi. I giovani vogliono vederci appassionati, di quella passione contagiosa che si spende sempre e non si stanca mai. Loro hanno le ali e desiderano volare. Noi dobbiamo aiutarli a spiccare il primo volo”. “Scommettere sui giovani e, ancor più, con i giovani, significa tracciare una via di ripresa e di rinnovamento per tutti”, riflette sul Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) il vescovo mons. Gianni Ambrosio, per il quale “la spinta in avanti e la carica di utopia di cui sono portatori aprono vie d’impensabile speranza concreta per l’intera società”. “Il punto critico – per il vescovo – è la comunicazione”, “non tanto per i linguaggi giovanili quanto per il mondo adulto che sembra aver molto poco da comunicare, pochi valori umani, spirituali e morali da trasmettere, non solo a parole ma soprattutto con la testimonianza coerente della vita privata e pubblica”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), propone la testimonianza di Malala Yousafzai, studentessa e attivista pakistana, ferita gravemente da uomini armati saliti a bordo del suo pullman scolastico mentre tornava da scuola. “La ragazza – spiega il direttore del giornale marchigiano – è assurta in breve a emblema di un Paese asiatico che con i suoi 190 milioni di abitanti non riesce a garantire un futuro migliore ai suoi giovani”.

 
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