CRISI

“Se da questa crisi può uscire qualcosa di buono, dobbiamo ricercarlo proprio nell’opportunità che ci è data di costruire un diverso rapporto con il cibo che mangiamo e prima ancora con chi lo produce, con il territorio e con l’ambiente. Senza inutili crociate integraliste, ma con la consapevolezza che quando parliamo di cibo abbiamo a che fare con un universo complesso di valori simbolici, culturali, religiosi che ci interrogano nel profondo”, sostiene Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova). Per il Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), per venire fuori dall’attuale momento di difficoltà, l’Europa, “di fronte al suo possibile fallimento”, deve decidersi “ad analizzare le cause più profonde della crisi e a cambiare rotta”. Per il Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), “la crisi può essere occasione propizia perché ci si interroghi sul dovere che – seppure a livelli diversificati – impegna ognuno a partecipare alla costruzione della ‘città dell’uomo’, al raggiungimento, non manipolato, del bene comune”. In tempo di crisi è bene sprecare di meno per le feste, così “qualche settimana fa l’arcivescovo di Agrigento ha inviato una lettera aperta ai preti e ai comitati che organizzano le feste chiedendo più sobrietà nella gestione delle feste religiose”, fa sapere Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina), auspicando che lo stesso si faccia per le feste di matrimoni, battesimi, cresime e comunioni. Per vincere la crisi tutti devono essere responsabili, sottolinea Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone): “L’evasione, se le tasse sono un contributo allo Stato sociale, risulta un vero e proprio rubare ai cittadini, ai vicini di casa che pagano le tasse. Si ruba loro un’assistenza migliore. Purtroppo lo Stato non può controllare tutti e tutto. È in grado, però, se la politica e i grandi interessi non pongono ostacoli, di muoversi a campione e di usare i giusti incroci. Le doppie e triple case, le barche, le grosse macchine, e tanti altri lussi, volendo davvero, non sfuggono”.
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