QUESTIONE EDUCATIVA

Alcuni giornali diocesani ritornano sul tema degli Orientamenti pastorali dell’episcopato italiano per questo decennio, “Educare alla vita buona del Vangelo”. La Voce dell’Jonio (Acireale) evidenzia che “tutti dovremmo sapere cosa propongono i vescovi italiani e cosa chiedono ai cattolici per questo decennio. (…) L’invito dei vescovi per noi diventa proposta di percorso formativo, alla scuola di Gesù, il Maestro di vita, il solo di cui fidarci e al quale affidarci. (…) Se sapremo metterci con umiltà a servizio del Vangelo, potremo dare un più di umanità alla storia”. Giordano FrosiniSettegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina), denuncia un “grande problema: in tempi di edonismo e di soldi facili a nessuno piace il peso della responsabilità; i genitori si sono infatti dimessi da educatori dei loro figli. Perché non vanno a cercarli nei luoghi dove si trovano in quelle lunghe serate di sballo e magari con qualche ceffone riportarli al buon senso e insegnare loro che la vita è un’altra cosa?”., direttore della Vita (Pistoia), sottolinea la necessità di una “più approfondita e più completa analisi” del documento. “Luogo primario” e “spazio classico” di educazione è la famiglia. Da qui l’appello del Piccolo (Faenza-Modigliana) affinché “questa sia valorizzata e difesa a spada tratta anche dalle istituzioni politiche, riconosciuta e promossa nella sua sacralità, anziché venir svenduta e svalutata, come fosse una moda oramai anacronisitica e superata”. Giuseppe Rabita, direttore di
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