CHIESA E TERRITORIO

È il vescovo di Alessandria mons. Giuseppe Versaldi a parlare della missione cittadina sulle pagine della Voce Alessandrina (Alessandria): “Avendo avuto occasione di incontrare nei giorni scorsi papa Benedetto XVI, l’ho informato della Missione che stiamo celebrando e gli ho chiesto una speciale benedizione per l’iniziativa che il Santo Padre ha molto apprezzato”. Francesco Fiorino, direttore di Condividere (Mazara del Vallo),parla dell’incontro, domenica 20 febbraio, a Mazara del Vallo, con mons. Giancarlo Maria Bregantini, vescovo di Campobasso-Boiano e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. “L’imminente incontro con il vescovo Giancarlo – come quello con altri pastori illuminati che Dio ci dona nel nostro tempo – ci aiuti a superare gli atteggiamenti meschini e le gelosie infantili che non ci devono assolutamente contraddistinguere se siamo stati rinnovati dal fuoco del divino Amore”, è l’auspicio. La Voce della Vallesina (Jesi) ricorda invece la presentazione a Jesi del progetto “Edu.Care”, che mira a far “vivere bene in famiglia, esercitandosi nella comunicazione tra le mura domestiche, affrontando e sciogliendo i conflitti”. Fa riferimento al Sinodo diocesano l’editoriale del Nuovo Diario Messaggero (Imola): “Dopo il Sinodo ogni parrocchia dovrà sentirsi più dentro il territorio e intimamente solidale con la popolazione e, condividendone ‘le tristezze e le angosce’, dovrà offrire la testimonianza dell’unità e il dono di Cristo ‘speranza che non delude’”. Commentando la nota dei vescovi campani sui servizi socio-assistenziali, Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), afferma: “Sulla vicenda della gestione del servizio sanitario dobbiamo almeno noi, osservatori privilegiati, sottolineare le palesi differenze che sono emerse con i piani di risanamento. Le aree interne, in particolare Avellino e Benevento, hanno operato sicuramente in maniera virtuosa”. Vita Nuova (Trieste) ricorda come sulle sue pagine si sia parlato delle “sfaccettature del fenomeno migratorio. Dietro a ciascuna di esse si rivelano altrettante dimensioni del cambiamento, che oggi come in passato attraversano il mondo intero, interpellando la nostra intelligenza e la nostra coscienza”. Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), scrive: “La sanità veneta, insomma, costa molto. E rischia in questo modo di non avere nemmeno le risorse necessarie a rimanere al passo con l’innovazione scientifica. Possiamo permetterci di perderla, a scapito di un efficiente presidio della salute che già ha pagato un conto salato a vent’anni di ristrutturazioni, riconversioni e chiusure di ospedali minori? Francamente, credo di no”.
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