Tre storie simbolo di unItalia e di una Chiesa che da Nord a Sud simpegna concretamente nel segno della solidarietà e del servizio agli ultimi. A raccontarle sono i pezzi vincitori del concorso giornalistico promosso dalla Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) in collaborazione con il Servizio Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, premiati il 16 febbraio a Roma, durante il XIV convegno nazionale degli incaricati diocesani del Sovvenire. Grazie al premio evidenzia il presidente della Fisc, Francesco Zanotti sono emerse storie che altrimenti sarebbero rimaste nelloblio. Fa parte della missione dei nostri giornali: raccontare le vicende delle nostre comunità locali parrocchie, movimenti, associazioni ecclesiali e tantissimi preti che si spendono al fianco di bambini, ragazzi, famiglie, anziani, ammalati. Mentre Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Cei, sottolinea come il Sovvenire debba necessariamente essere incentrato sul territorio perche è qui che ricadono i fondi dellotto per mille, che si trasformano in opere di cui usufruiscono tutti. Pubblichiamo una sintesi degli articoli vincitori.
Nord, una casa per la vita. Il vincitore, al Nord, è il settimanale forlivese Il Momento, che racconta in un articolo di Simona Bosi del Centro di aiuto alla vita (Cav) e della casa di accoglienza La Tenda, dal 2003 nella nuova sede di via Lazzarini, realizzata con il contributo dei fondi dellotto per mille. Lidea di questa nuova struttura racconta Angela Fabbri, responsabile del Cav e della casa di accoglienza nacque nel 1997, al termine del Sinodo diocesano, per lasciare un segno visibile del cammino che aveva coinvolto la diocesi per due anni. Credo che in questo tempo la casa e il Centro di aiuto alla vita siano stati e continuino a essere questo segno, soprattutto verso la vita nascente, un segno credibile e conosciuto. Cinque i bambini riferisce il settimanale attualmente accolti dalla comunità La Tenda, oltre a tre mamme che vengono seguite con laiuto di tre operatori e dieci volontari, ma sono già oltre 200 i bambini e le mamme che sono stati accolti nella casa. E, conclude Angela Fabbri, sono già dodici questanno i bambini salvati. Le loro madri avevano già deciso di abortire, poi hanno avuto la possibilità dincontrarci, abbiamo offerto loro aiuto e accompagnamento e hanno cambiato decisone.
Centro, aperti allospitalità. Per il Centro, il riconoscimento va al quindicinale La Vita Picena (Ascoli Piceno), dove Lanfranco Norcini Pala ha scritto del Villaggio Santa Marta, lincantevole struttura immersa nel verde e nella quiete alle porte di Ascoli Piceno, e di Margherita, una signora con una vita segnata dal precoce abbandono familiare, inserita, subito dopo la chiusura del brefotrofio, nellunica struttura che allora sembrava protetta: il Ricovero per anziani del Comune. Il Villaggio, ora, è la casa di Margherita. Su una superficie di circa 70 mila metri quadri spiega il periodico diocesano sorgono uno stabile centrale e 25 villette a schiera in cui trovano ospitalità anziani autosufficienti e non, ragazze madri, disagiati con necessità di prima accoglienza. Al centro del complesso sorge la chiesa. Il Villaggio nacque da un desiderio del vescovo Marcello Morgante e nel 1987 fu posta la prima pietra, mentre nella primavera del 1996 il vescovo Pier Luigi Mazzoni diede inizio allattività assistenziale. Le entrate sono ridotte e le necessità invece molto ampie, …