La conferenza governativa di Milano evidenzia Pino Malandrino, direttore della Vita diocesana (Noto) è stata loccasione per mettere ancora una volta in luce le virtù e il contributo che la famiglia, a titolo meramente gratuito, nel silenzio e, spesso, nellindifferenza generale, offre alla società. Tuttavia lesperienza dimostra che, troppe volte, dopo grandi passerelle, le scelte politiche concrete sono rimaste al palo, o per assenza di progettualità operativa, o perché mancano le risorse. Perciò, esorta Malandrino, in attesa che si creino le condizioni per uninversione di rotta, le famiglie si uniscano per contare di più e per fare arrivare la loro voce ove si prendono le decisioni. Finalmente a rendersi conto del fattore famiglia oggi sono anche i laici, rileva Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), che auspica una politica generale a favore della famiglia perché aiutare la famiglia significa attivare un circolo virtuoso per la società e per leconomia. Mentre secondo il Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli) la Conferenza si è rivelata lennesima occasione per lastricare di buone intenzioni il percorso delle politiche familiari, le quali sono però ferme a bordo strada, come unauto priva di carburante, laddove il carburante sono i finanziamenti. Bene che il Governo rispolveri il tema della famiglia, si legge su Gente Veneta (Venezia), ma meglio ancora sarebbe che, ricalibrando tutta la macchina fiscale, finalmente passasse dalle intenzioni alle azioni.