Domenico nella sua lunga vita nel mondo dell’informazione è sempre stato un giornalista con la schiena diritta. Ci ha insegnato a ricercare la Verità senza dimenticare però che ogni notizia non è un numero di battute ma una storia che ha come protagonisti uomini e donne reali con la loro vissuta quotidianità.
La sua stella polare è stata sempre la Parola: il suo impegno in Toscana Oggi ma anche in altre realtà diocesane e regionali in cui è stato chiamato a portare la sua esperienza sono state la naturale conseguenza del suo amore per la Chiesa fiorentina e Toscana. Anche in questo ha davvero incarnato quello spirito di vita nel territorio e di attenzione al territorio che da sempre contraddistinguono la vita della nostra Federazione.
La sua presenza in Consiglio nazionale non è mai stata scontata: i suoi interventi hanno sempre rappresentato una sollecitazione appassionata, schietta e competente alla crescita ed alla collaborazione.
Anche il modo in cui ha affrontato la malattia, volendo condividere con il Consiglio nazionale quella che stava delineandosi come l’ultima tappa della sua via terrena, è stata una testimonianza di affido a Colui che è la nostra Speranza e come tale esempio per tutti noi.
Per me presidente, Dodo è stato un riferimento fondamentale con cui confrontarmi nei momenti più impegnativi e complicati. E questo sempre sapendo di poter avere un interlocutore che quando serviva non faceva mancare le critiche in un’ottica di correctio fraterna costruttiva e non distruttiva. Finendo poi magari a mangiare qualche piatto tipico in uno di quei locali dove era bello vedere quante persone venivano al nostro tavolo per salutare il cronista che da una vita viveva e raccontava la sua Firenze.
Grazie Domenico della tua amicizia e del tuo servizio.
Mauro Ungaro Presidente Fisc
