Ci sono due cornici interpretative per l11 settembre, evidenzia Emmaus (Macerata): È un evento che rompe la scena della storia costringendoci a pensarla secondo un prima e un dopo; oppure è un evento che si inserisce allinterno di una crisi geopolitica che ancora non si è risolta possiamo inserire i nostri ricordi e i nostri giudizi. Possiamo provare a spiegarci, ricordandoci che la storia non è a senso unico, essa contiene la complessità delle culture umane e del brulichio delle vite. La strage di dieci anni fa, con limpensabile criminale attacco alle Torri Gemelle, resta tragicamente impressa nella memoria dellumanità: quel martedì nero l11 settembre 2001 segnava il nuovo millennio con una nuova terribile ombra, sottolinea Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), ma è vero pure che lincontro di culture e di religioni porta lumanità intera a crescere: anche a questo occorre educare. Contro i seminatori di stragi e di paure coltiviamo il seme della speranza e dellincontro. Se si vuole veramente che la pace si stabilizzi, allindomani della bufera internazionale post 11 settembre 2001, occorre che tutti gli uomini si sentano impegnati verso di essa, soprattutto i cristiani, uomini di buona volontà. Nella preghiera e nella speranza, ma anche nellazione responsabile e severa contro ogni degenerazione del potere e della civiltà: è lopinione di Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). Secondo Silvio Grilli, direttore del Cittadino (Genova), la lezione dell11 settembre non è servita a granché: non ai terroristi, senza più consensi e ovunque braccati, ma che continuano la loro abominevole opera, specie nel continente asiatico; non allOccidente che ha portato due guerre, in Afghanistan e in Irak, tuttaltro che convincenti nelle motivazioni e ancora irrisolte; i problemi tra Sud e Nord del mondo, cioè tra Paesi ricchi e Paesi poveri, si sono accentuati; un senso dinsicurezza economica è cresciuto a livello planetario; anche il dialogo interreligioso si è irrigidito. Per la Voce del Popolo (Brescia), il mondo paga scelte sbagliate. Parla di questioni internazionali Marco Bonatti, direttore della Voce del Popolo (Torino):La novità è lisolamento internazionale in cui lattuale governo di Tel Aviv ha scelto di cacciarsi. La clamorosa lite con la Turchia sulla questione delle navi pacifiste dirette a Gaza segna linterruzione di unamicizia che in questi decenni è stata fondamentale, soprattutto sul piano militare.