Di fronte alle dimensioni del gioco dazzardo non si può più parlare di giochi, di passatempi, lamenta sul Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) il direttore Francesco Zanotti. Ci sono milioni di persone cadute nella trappola del tentar fortuna. (…) È stimato in 80 miliardi di euro il giro daffari che ruota attorno a questo ignobile sistema che distrugge le famiglie e getta nella disperazione una schiera infinita di uomini e donne inconsapevoli. Lattenzione aggiunge deve essere massima e accompagnata da unazione per abolire la pubblicità ingannevole, soprattutto quella che riguarda i giochi online, mentre uno Stato serio non può permettersi di abbindolare i propri cittadini. Di deriva penosa parla Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), che chiede come primo passo di azzerare almeno la pubblicità a questo tipo di ricorso alla fortuna, in grado di rendere però dipendenti di unattesa di vincita che deresponsabilizza e fa consumare risorse allinverosimile.