DOCUFILM ‘ALMENO CREDO’, RAGAZZI CATTOLICI, MUSULMANI, EBREI A CONFRONTO

Giovedì 9 marzo ore 21.05 su Tv2000
 
Roma, 7 marzo 2017. Dieci anni fa un gruppo di bambini cattolici, ebrei e musulmani raccontava il proprio Dio in un documentario di Gualtiero Peirce intitolato ‘Primo giorno di Dio’. A emergere fu la constatazione che, nonostante la diversità di luoghi, abiti e rituali, i bambini chiedevano a Dio le stesse cose e ricevevano le stesse risposte. Cosa sono diventati oggi quei bambini? E, da adolescenti, come vivono il rapporto con la religione? Gualtiero Peirce li ha ritrovati e li ha di nuovo messi a confronto: nasce così ‘Almeno Credo’ un docu-film che Tv2000 trasmette giovedì 9 marzo alle 21.05 e a seguire in seconda serata il doc ‘Primo giorno di Dio’.
Il docu-film ‘Almeno Credo’ è stato presentato e proiettato stamane alla Filmoteca Vaticana alla presenza dell’incaricato dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo del Vicariato di Roma, mons. Marco Gnavi; la Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello; l’Imam della Moschea della Magliana a Roma, Sami Salem; il Direttore di Tv2000; Paolo Ruffini e il regista del docu-film, Gualtiero Peirce. E questa sera alle 20.30 al Cinema Greenwich di Roma l’anteprima, aperta al pubblico, alla presenza anche dei ragazzi delle scuole. ‘Almeno Credo’ è un progetto di Beppe Attene e Gualtiero Peirce scritto dallo stesso Peirce in collaborazione con Andrea Cedrola.
La storia raccontata oggi da ‘Almeno Credo’ inizia quando in una scuola cattolica era l’anno 2007, nelle aule ebraiche il 5767 e fra i banchi islamici il 1527. Per giorni, le telecamere hanno ripreso la vita dei bambini e degli insegnanti di tre classi confessionali di Roma: la scuola cattolica ‘Antonio Rosmini’, l’istituto ebraico ‘Vittorio Polacco’ e la scuola integrativa della moschea ‘El Fath’.  Ai bambini fu chiesto di raccontare il proprio modo di intendere l’amore, il diavolo, il rispetto, il paradiso, la creazione del mondo. Le telecamere sono tornate a osservarli e ad ascoltarli a distanza di un decennio. Il mondo è un altro, attorno e nel nome delle Religioni sono successe tante cose, alcune orribili e inaspettate, e quei bambini sono diventati donne e uomini giovanissimi che hanno iniziato a camminare da soli in una realtà sempre più complessa.
“Quando abbiamo cominciato a lavorare a questo secondo documentario – ha dichiarato il regista, Gualtiero Peirce – non avevamo un titolo. In questi tempi così antagonisti, così nichilisti, così apocalittici, il titolo del film è arrivato dalla energia preziosa di questi ragazzi. ‘Almeno Credo’ ha dentro le ansie dell’adolescenza e degli enormi problemi di questi tempi. Ci sono ragazze addolorate, che amerebbero spiegare il senso del velo che indossano e invece sono costrette a sentire per strada le litanie degli ignoranti; ci sono arretratezze aberranti che ancora costringono i ragazzi ebrei a non girare con la kippah per la capitale d’Italia, ragazzi che anche per questo sentono Israele come il paese a cui appartengono; e ci sono le paure sull’immigrazione, bombardate mille volte dai media, che fanno vacillare il grande valore cristiano dell’accoglienza. Eppure ciascuno di loro continua a guardare al presente e al futuro con un sorriso: con la forza di chi crede”.
“Gualtiero Peirce ha il grande pregio di saper vedere ciò che spesso non vediamo – ha affermato il direttore di Tv2000, Paolo Ruffini – anche quando è sotto i nostri occhi. Raccontiamo da anni quella che chiamiamo guerra di religione, ma non sappiamo raccontare come si possa dialogare, e costruire una relazione pacifica fra le diverse fedi senza rinunciare al proprio credo, alla propria identità. Intanto, nelle nostre città sono cresciuti e crescono bambini cristiani, ebrei e musulmani che diventano ragazzi, e poi uomini e donne.  Ascoltarli, vederli, raccontarli, come fa ‘Almeno Credo’, ci è sembrato un dovere. È un piccolo contributo alla costruzione …

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