SITUAZIONE ITALIANA

Sempre presente l’attenzione alla situazione italiana. A settant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale, “forse servirebbe, oggi come allora, recuperare un comune impegno per la rinascita, pur nella diversa visione politica, nel normale e salutare dibattito. Non sempre è così”, segnala Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano). E, infatti, ci troviamo di fronte all’ennesima tangentopoli: perciò, Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), vorrebbe “andare controcorrente. Certo, lo scandalo c’è tutto e non me la sento di minimizzare. Anche l’indignazione è giustissima. Se mancasse significherebbe avere fatto il callo alla corruzione. Ma di certo non è tutto così il nostro Paese. Primo, perché non vogliamo rassegnarci e consegnare l’Italia in mano a persone che non meritano. Secondo, perché c’è un’altra versione di questa nostra strana nazione che fatica ogni giorno e non fa rumore”. Dunque, il segreto è “fare emergere ciò che di buono si realizza ogni giorno, ma non fa rumore”. “La sottrazione di danaro pubblico è un reato per la legge ma è anche un crimine morale contro la povertà. Non è accettabile la riduzione della spesa sociale per aumentare la spesa delle opere pubbliche se poi gran parte dei soldi finiscono nelle tasche di politici e funzionari”, sostiene Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino). La Valsusa (Susa) denuncia: “Mentre a Roma lunedì scorso c’è la presentazione di Telt (Tunnel Euralpin Lyon Turin), da Firenze in parallelo arriva la notizia dell’ennesimo scandalo legato proprio all’Alta Velocità ferroviaria”. Eppure segnali di ripresa, almeno economica ci sono, come assicura Nicola Salvagnin in un editoriale pubblicato dal Sir, ripreso dalla Voce dei Berici (Vicenza): “La classe politica sembra finalmente conscia del fatto che non si può continuare a vivacchiare a forza di chiacchiere da talk show; le prime riforme stanno iniziando a dare risultati; la cornice economica è decisamente favorevole (petrolio in calo, tassi a zero, euro debole…). Insomma, sembra la volta buona”. Parlando della “Buona Scuola”, Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), sostiene: “Il disegno di legge ha iniziato il suo inter parlamentare. Nel testo ci sono delle buone idee, però manca l’anima”. A proposito dell’assoluzione di Berlusconi, il Popolo (Tortona) afferma che è “tutt’altro che spianata la strada del pieno ritorno operativo del cavaliere, o ex tale, sulla scena della politica”.
 
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