ATTENTATO A TUNISI E CRISTIANI PERSEGUITATI

 Partendo dall’attentato terroristico di Tunisi, Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), osserva: “Estremismo religioso, brama di denaro e di potere, disprezzo dell’altro e della vita si sono fusi insieme in queste menti e cuori malati per creare e diffondere un miscuglio esplosivo che sembra inarrestabile. Ma siamo convinti che le forze del male potranno essere vinte da generose ed efficienti forze del bene: su istinto e volontà di morte trionferanno speranza e volontà di vita, come vengono a ricordarci oggi, per tutti, la primavera e fra pochi giorni, per i cristiani, la Pasqua di Risurrezione”. Anche il Corriere Eusebiano (Vercelli) ricorda la strage di Tunisi e le vittime piemontesi. “Adesso, dopo il sanguinoso attentato di Tunisi”, evidenzia la Gazzetta d’Asti (Asti), “la paura rischia di impadronirsi anche dei nostri territori”. Quest’attentato accende i riflettori sui cristiani perseguitati. “Mentre ci apprestiamo a celebrare la Pasqua del Signore, pensiamo particolarmente ai tanti nostri fratelli che non possono farlo, ai cristiani nel mondo che subiscono ostracismo, insulti, rifiuto e che vengono perfino assassinati, solo perché cristiani”, afferma dalle pagine di Voci e Volti (Manfredonia-Vieste-S.Giovanni Rotondo), il vescovo, monsignor Michele Castoro. Sui cristiani perseguitati scrive Emilio Pastomerlo, direttore dell’Araldo Lomellino (Vigevano): “Il dramma dei cristiani perseguitati nel mondo ha un risvolto politico e culturale, ma parte dalle nostre coscienze, dalle nostre testimonianze mancate, dalle nostre superficialità, dai nostri valori che oggi non prevedono più la presenza e la proposta della croce”. Per la Vita del Popolo (Treviso), “non possiamo bombardare le postazioni dell’Isis e poi comprare petrolio da chi sostiene questa realtà terroristica. Non possiamo condannare le uccisioni dei cristiani o delle minoranze religiose se siamo noi ad avergli venduto le armi. La strada è quella di sostenere l’islam moderato e di chiedere la reciprocità agli stati islamici, tutti. Ma non possiamo farlo finché avremo politici compromessi, disponibili a tutto pur di avere i soldi degli arabi. La guerra contro il terrorismo deve partire da noi”. Per Luigi Sparapano, direttore di Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi), “la giornata per i missionari martiri si tinge purtroppo sempre più del rosso sangue di cristiani uccisi per la loro fede; non ultimi gli attentati terroristici di domenica scorsa contro due chiese in Pakistan, che hanno provocato numerosi morti e feriti”.
 
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