ANNO SANTO STRAORDINARIO

“Sorpresa e gioia per l’Anno Santo della Misericordia”. Questi sentimenti accomunano le riflessioni dopo l’annuncio dato dal Papa, il 13 marzo. “L’annuncio del Giubileo straordinario” sulla misericordia “è una sorpresa, che si allinea però con tutte le sorprese a cui il Papa ci ha abituato: la cifra che consacra nel tempo il suo insegnamento, una nuova pietra miliare collocata sul cammino della chiesa, il gesto concreto di cui il segno dei tempi ha normalmente bisogno per colpire la fantasia degli uomini e rimanere impresso nella loro memoria. La chiesa è in cammino e di nuovo si mette in stato di conversione, perché le sue parole avranno valore soltanto se nasceranno dalla testimonianza e dalla vita, dal momento che la sua crescita non avviene ‘per proselitismo, ma per attrazione’”, sottolinea Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia). Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), scrive: “L’iniziativa del Papa di proclamare un Anno Santo della Misericordia diventa un appello a tutti i cristiani perché, mentre si rifugiano nelle braccia amorose di Dio che perdona, imparino ad amarsi tra di loro e ad amare anche i nemici, i persecutori”. Dalle pagine di Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) il vescovo, monsignor Nazzareno Marconi, spiega che il Giubileo non sarà “un tempo di riflessione teorica o di celebrazione folcloristica sul tema della misericordia; ma un cammino di esperienza pratica, di incontro concreto con la misericordia di Dio, soprattutto attraverso i sacramenti e la preghiera”. “La misericordia di Dio sarà dunque il momento centrale e cruciale di un Giubileo fortemente voluto, che si propone di traboccare di essa quale umile e intensa presa di coscienza e adesione convinta a Dio che, essendo misericordia, ‘non si stanca di perdonare’, per dirla con parole molto note di questo Pontefice”, osserva Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). “Papa Francesco è un pastore che annuncia il Vangelo e mostra agli uomini la misericordia di Dio. Parlando della centralità della misericordia di Dio, egli si pone nella grande tradizione della Chiesa. La misericordia è la prospettiva e l’orizzonte entro il quale vengono viste verità, virtù e comandamenti. La Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possono sentirsi incoraggiati a vivere la vita buona del Vangelo”, evidenzia il Nuovo Diario Messaggero (Imola). “Il Giubileo della Misericordia assume i caratteri dell’originalità e della novità, e ciò è anche nota costitutiva della ‘evangelizzazione’, sempre nuova e sempre dello stesso Vangelo eterno, fonte di riconciliazione e di pace per tutti i singoli esseri umani che vengono alla luce su questa terra”, si legge nell’editoriale di Elio Bromuri, pubblicato dal Sir e rilanciato dall’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri) e dal Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio). Con l’Anno santo della misericordia “il Papa ci offre una porta spalancata, il Cuore di Cristo, una porta da varcare per entrare, attingere e uscire ricaricati. Anche in questo Papa Francesco ci sta indicando il metodo pastorale per andare verso le periferie, per come uscire dal Tempio. Solo dopo aver attinto forza dall’abbraccio della Misericordia possiamo uscire carichi per portare con gioia l’annuncio del Vangelo, offrendo al prossimo l’olio della consolazione e il vino della speranza”, afferma Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita (Cosenza-Bisignano). Ricordando che “il tema della misericordia è senz’altro tipico degli anni santi se anche Vico Consorti, al tempo di Papa Pio XII, nel 1950, ha dedicato le otto formelle della porta santa alla storia della salvezza, frutto della tenerezza del Padre verso l’uomo peccatore”, Vincenzo Finocchio, diret…

Condividi