SITUAZIONE IN ITALIA

Molto spazio anche alle vicende del Bel Paese. “Riforma costituzionale: avanti tutta! Renzi ce l’ha fatta, costringendo all’ubbidienza la minoranza interna del suo partito che fino a ventiquattro ore prima sembrava intenzionata a non votare il testo proposto dal governo”, ricorda Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica, che evidenzia le spaccature anche negli altri partiti. Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), “c’è da sperare che la riforma costituzionale, che il Governo Renzi sta cercando di condurre in porto, introduca un po’ di ordine nei diversi livelli di governo e limiti gli eccessi regionali ai quali purtroppo abbiamo assistito in questi anni”. Luca Rolandi, direttore della Voce del Popolo (Torino), sostiene: “Gli aspetti della riforma costituzionale che riguardano il Titolo V sembrano recepire le esigenze di un riordino delle competenze fra i vari livelli di governo a condizione che sulle nuove materie che tornano allo Stato si dia luogo una legislazione rispettosa delle autonomie locali”. Quella della scuola è “solo un capitolo di quella riforma globale – elettorale, istituzionale, fiscale, del lavoro, della giustizia… – necessaria all’Italia per ripartire; ma è certamente un capitolo importante e determinante per il futuro di una nazione che deve puntare di più sulla formazione delle nuove generazioni, e non solo in termini produttivistici ma anche in termini culturali e artistici, peculiari della nostra tradizione”, evidenzia Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia). “Lo Stato intende dare il via alla riforma della ‘buona’ scuola. Bravo è Renzi a coniare frasi ad effetto. Ma la popolazione scolastica più che delle frasi a slogan ha necessità di fatti”, avverte Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone). Anche l’assoluzione di Berlusconi tiene banco, ma suggerisce la Valsusa (Susa), “consigliamo un po’ di prudenza” su una possibile discesa in campo dell’ex premier perché “le notti di Arcore non sono un’invenzione della Procura di Milano”. Intanto, si avvicina l’appuntamento dell’Expo, che “sarà un invidiabile banco di prova per il volto del Paese Italia: riusciremo a mostrare il meglio in assoluto al mondo, ai milioni di visitatori attesi da ogni angolo della terra? La risposta dei responsabili è rassicurante e concorde: l’Italia trarrà un beneficio immenso da questa kermesse mondiale sul cibo, la nutrizione, l’alimentazione”, evidenzia Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). “Crescita economica e coesione sociale sono strettamente interconnesse, ma alla sua origine c’è sempre un problema culturale: la creatività e la capacità di guardare e parlare con la realtà, ascoltarne i bisogni e rimettersi continuamente in gioco sulle proprie capacità”, riflette il Nuovo Diario Messaggero (Imola). “Non varrebbe la pena avere più fiducia nel nostro territorio, tornando a investire, o spendere, quello che si è accumulato in più negli anni?”, si chiede Pier Giovanni Trossero, direttore dell’Eco del Chisone (Pinerolo), ricordando l’aumento dei depositi bancari. Un altro problema in Italia riguarda la famiglia, “sempre più maltrattata”: per questo, Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), propone un “ampio e articolato insieme di norme. Una sorta di ‘fattore famiglia’, come auspicato dal nostro vescovo Douglas ormai due anni fa”, che “porti con sé un cambio di mentalità e di visione del nostro modo di stare insieme”.
 
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