ATTUALITA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. “Pretendiamo vivere come ‘se Dio non esistesse’, mettendoci alle spalle i suoi comandamenti. In particolare, evadiamo l’unico comandamento che Gesù ci ha lasciato: ‘Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi’. Fuori da quest’amore – ‘Come io ho amato voi’-, però c’è la solitudine infernale del narcisismo che pretende di amare per il piacere (o per l’interesse) di sé e non per la gioia e la felicità di altri”, avverte dalle pagine della Vita diocesana (Noto) il vescovo, monsignor Antonio Staglianò. In Quaresima sono due i “movimenti” che siamo invitati a fare, secondo Maria Cecilia Scaffardi, direttore di Vita Nuova (Parma): “Da una parte, decentrarci dal centro per raggiungere quelle che Papa Francesco ama definire le periferie” e, dall’altra, “abbiamo bisogno di ricentrarci” al “centro della nostra vita”. Il film “Sfumature di verità”, anche se “non aiuta la comprensione storica dell’opera della Chiesa”, “ha il grosso merito di aver riportato nell’attualità l’annosa questione, di averne esposte le varie facce e di essere uscito nella giornata (6 marzo) dedicata al Giardino dei Giusti d’Israele. Sono perfettamente convinto che Papa Pio XII entrerà, prima o poi, a far parte di quel Giardino”, afferma Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino). Ricordando il cinquantesimo anniversario della prima Messa in italiano, Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-Sanseverino Marche), va con la memoria al passato: “A Camerino una delle prime celebrazioni fu fatta nel seminario da monsignor Ferruccio Loreti. Io ancora non ero sacerdote. Ricordo che si era creata grande attesa per la Messa in italiano. Per me quella celebrazione eucaristica fu vissuta con lo stupore di una primavera che con i primi fiori lascia presagire una stagione fruttuosa”. Logos (Matera-Irsina) dedica una riflessione ai santi, che sono “i baluardi dell’umano là dove sembra che l’uomo abbia perduto il bene dell’intelletto e il senso della vita; sono le sentinelle di un’alba che viene sicuramente, anche se le tenebre sembra spadroneggino nella notte”. Giovanni Barbieri, vice direttore del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), a proposito di un’inchiesta di un settimanale nei confessionali, scrive: “Lo scandalo è l’intromissione dentro il confessionale nell’ambito di un sacramento. La profanazione esiste anche se uno non ci crede e, comunque, reca un’offesa al sentire del sacerdote che non è lì a giocare, ma a cercare di dare sollievo e misericordia a chi lo interpella e a tutti coloro che ci credono”. Paolo Busto, direttore della Vita Casalese (Casale Monferrato), scrive sul “vasto movimento di parroci attuato sabato scorso con qualche sofferenza”, assicurando che “le decisioni sono state a lungo ponderate dal vescovo e dai suoi collaboratori e hanno avuto la disponibilità di tutti i sacerdoti interpellati”. La Voce Alessandrina (Alessandria) ricorda gli appuntamenti in diocesi per “24 ore per il Signore”. In occasione della festa di san Giuseppe e festa del papà, Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina) evidenzia: “Il comandamento ‘Onora il padre e la madre’ rimane sempre regola di vita e fonte di benedizione e di costruttiva ‘relazione pedagogica’ tra genitori e figli, anziani e giovani, in riferimento ‘alla custodia e alla trasmissione dell’insegnamento sapienziale alle generazioni future'”. Per La Guida (Cuneo), “oggi l’inquisizione è morta, ma gli inquisitori possono essere ben vivi e trovare sempre un vangelo o un corano di supporto. A vantaggio di chi, non è facile individuare”.
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