VITA, EDUCAZIONE E INFORMAZIONE

Il rispetto della vita, l’ideologia del gender, il ruolo dell’informazione: sono tra gli argomenti affrontati negli editoriali. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), riprende “l’allarme lanciato dai vescovi europei” sulla “maternità surrogata”: “Le vittime sono loro, le ‘madri per conto terzi’, ma anche i bambini nati da questa procedura”. A proposito dell’incontro “Educati da chi?”, Francesca Cipolloni, direttore di Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia), dipinge un affresco dell’Italia: “Un’Italia in cui, se i genitori hanno il coraggio di protestare per un’insufficienza in matematica, altrettanto dovrebbero indignarsi per gli ormai famigerati opuscoli approvati da un Governo che nessuno ha votato democraticamente, ma che investe soldi in carta straccia, quando realmente nel bagno della classe ‘manca la carta igienica’”. Vincenzo Finocchio, direttore dell’Appennino Camerte (Camerino-Sanseverino Marche), commentando lo stesso convegno, ammette: “In tutta la vicenda ciò che a me addolora, e penso non solo a me, è che l’Onu e l’Ue abbiano avallato l’ideologia del ‘gender’”. Partendo da un convegno sull’informazione alla sala delle Capriate, alla quale ha partecipato padre Francesco Occhetta, Paolo Lomellini, direttore della Cittadella (Mantova), afferma: “Emerge un ruolo e un compito nuovo per gli organi d’informazione, in particolare quelli senza l’assillo della quotidianità come il nostro. Essere in grado di costruire e ricostruire la memoria, perché questa rischia di essere sempre più labile e inconsistente”. Il Popolo (Tortona) rilancia un editoriale di Francesco Zanotti, pubblicato dal Sir, sulla campagna “Meno giornali, meno liberi”: “Tutta questa mobilitazione narra con estrema chiarezza il pericolo incombente: sono davvero numerosi i giornali a rischio chiusura, settimanali diocesani compresi”.
 
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