LA SITUAZIONE IN ITALIA

Com’è la situazione in Italia? “Il nostro modesto parere è che, in effetti, sia in corso uno straordinario sforzo riformatore, ma che l’esito di tale processo sia troppo condizionato dalla complessa macchina burocratico-amministrativa che è chiamata ad attuarlo”, osserva Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli). “Nei partiti italiani la pace non esiste. Forse è segno di democrazia, ma forse talvolta è più semplicemente il tentativo di trarre da ogni situazione qualche vantaggio di partito o personale”, rileva Giovanni Barbieri, vicedirettore del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli). La disoccupazione è un altro dei mali che affliggono l’Italia: “Sobrietà, sostenibilità, equità sono tre principi etico-culturali che potrebbero guidare positivamente e con frutto una nuova impostazione politica, economica e finanziaria e di conseguenza anche una politica del lavoro che sappia unire nel migliore equilibrio possibile diritti e doveri di dipendenti e imprenditori”, è il parere di Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia). Ricordando l’accordo raggiunto tra Italia e Svizzera che pone fine al segreto bancario nella Confederazione, Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), sostiene: “In Paradiso non ci sono banche, né soldi; di là nessuno può portare altro che i propri meriti e l’onestà della coscienza”. “L’aver sottratto risorse allo Stato con il mancato pagamento delle tasse – coloro che sono a reddito fisso lo fanno regolarmente ogni mese – rappresenta un insulto alle persone che, magari, sono andate a sentire un concerto, hanno assistito ad uno spettacolo o hanno comprato capi griffati”, rincara Marco Caramagna, direttore della Voce Alessandrina (Alessandria). “In Italia, secondo Il Sole 24 Ore, ci sono 203mila ricchi, che possiedono a testa oltre un milione di dollari, mentre, secondo la Caritas, un cittadino su tre è in situazione di precarietà. La crisi allarga ogni giorno il divario tra poveri e ricchi e crea un mondo sempre più ingiusto”, sottolinea Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro). Conseguenza della crisi è l’aumento della disoccupazione, tra giovani, ma anche padri di famiglia: “Questa condizione, che è una vera emergenza sociale, dovrebbe spronare coloro che hanno delle responsabilità sociali a tutti i livelli”, rimarca Pierluigi Sini, direttore della Voce del Logurdoro (Ozieri). E a chi si ribella all’euro l’Eco del Chisone (Pinerolo) risponde che per noi “l’orizzonte finale potrebbe anche essere il fallimento dello Stato italiano”.
 
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