POLITICA ITALIANA

Riflettendo sulle voci delle future dimissioni di Giorgio Napolitano, Paolo Lomellini, editorialista della Cittadella (Mantova), evidenzia: “Questo rappresenta una sfida per il nostro Paese”, ma anche “l’occasione di un risveglio, dell’aprire gli occhi sulla mediocrità degli aneliti che hanno popolato il nostro immaginario e riconoscere la necessità di voltare pagina”. Il Popolo (Tortona) rilancia un articolo di Francesco Bonini, pubblicato dal Sir: “Sempre l’elezione dell’inquilino del Quirinale, ad eccezione delle due avvenute al primo turno, è stata terreno di scontri coperti, di vendette, di alchimie e di trabocchetti. Ma oggi forse non ce lo possiamo permettere: la nostra credibilità internazionale resta infatti sotto stretta osservazione”. Non solo il dopo Napolitano preoccupa i giornali Fisc. A proposito del rapporto su “La Buona Scuola”, Giorgio Zucchelli, direttore del Nuovo Torrazzo (Crema), dice che “si apprezzano soprattutto l’aver posto la scuola al centro del dibattito politico nel Paese”, “si critica un’autonomia che risulta ancora troppo debole”, “manca ogni riferimento alla libertà di scelta della scuola da parte delle famiglie”. Partendo dall’annuncio che sono stati confermati in Veneto “gli stanziamenti degli ultimi anni” per le scuole paritarie, i settimanali delle nove diocesi del Veneto scrivono in un editoriale comune: “Da anni le scuole dell’infanzia garantiscono un servizio pubblico di assoluta qualità a un costo di molto inferiore a quello che costerebbe a Stato e Regione”. Dalla politica nazionale a quella locale. Si avvicinano le elezioni regionali e Pietro Pompei, direttore dell’Ancora (S.Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto), sostiene: “A noi cattolici giunge l’invito di Papa Francesco ad uscire e a considerare la politica luogo privilegiato per l’evangelizzazione. I cattolici non ci vanno sprovveduti. Possono attingere alla Dottrina sociale cattolica”. E a proposito di elezioni, l’Ora del Salento (Lecce) fa notare: “Nel varo della nuova legge elettorale sono tante le negatività che devono, con urgenza, essere rivedute e corrette”. Si ritorna alle urne per il governo regionale e Raffaele Facciolo, direttore di Comunità Nuova (Catanzaro-Squillace), mette in luce che “suona per la Calabria la campana di un raduno delle intelligenze, delle capacità volitive”. E Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), rileva che “il grande successo della consultazione referendaria” per “l’indipendenza della Catalogna ha spinto un istituto di ricerca nostrano a saggiare l’umore degli italiani riguardo al ‘secessionismo’”. L’Avvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova) parla di “una periferia abbandonata del Comune di Reggio Calabria: Santa Venere. La protesta attuata dagli abitanti di questa frazione è stata l’astensionismo dalle ultime convocazioni elettorali”. Ferdinando Sallustio, direttore dello Scudo (Ostuni), riporta le considerazioni del nuovo sindaco, Gianfranco Coppola, a cinque mesi dall’elezione. Cammino (Siracusa) denuncia “la palese incapacità del governo centrale di liberare la Sicilia dalla radicata oppressione” di “un sistema che trae la sua forza indomita dalla violazione delle leggi”.
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