CRONACA

Sui giornali diocesani spazio anche ai fatti di cronaca. Francesca Cipolloni, direttrice di Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia), commenta la pena inflitta a Luca Varani (20 anni di carcere) “per lo scempio commesso quasi un anno fa, il 16 aprile 2013, a Lucia Annibali”. Benito Regis, direttore della Cittadella (Mantova), si sofferma sulla “riapertura della Biblioteca Comunale Teresiana”: per la città è “un motivo non effimero di soddisfazione e di legittimo orgoglio. La Biblioteca rende fruibili a tutti dei percorsi di memoria certo non dimenticati ma rimasti ai margini per molti anni e apre felicemente prospettive di crescita culturale e civile di cui la città era e rimane in attesa”. Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), riflette sulla “Monza che rinasce lontana dal centro”. “Quella che immagino (e che già si intravede) – confida Bardaglio – è una Monza non limitata a Corso Italia e Carlo Alberto, bensì più ampia, sviluppata in altri angoli. Faccio il nome di via Bergamo, scusandomi per la banalità, ma citando un luogo dove non è stato inventato nulla, piuttosto viene ricreato un tessuto commerciale, rivisitando il negotium tradizionale, fatto di attenzione e cura, invece che grandi spazi e marche di lusso”. Marco Piras, direttore dell’Arborense (Oristano), auspica un maggiore impegno, in Sardegna, verso l’accoglienza degli immigrati. La Regione, infatti, “si posiziona fra le ultime realtà regionali per numero di presenze straniere, accogliendo soltanto lo 0,8% di tutti gli stranieri residenti in Italia”. Deve crescere, scrive Piras, “il nostro impegno non solo nei confronti di questi fratelli, ma di tutte le situazioni di disagio che quotidianamente incontriamo sulle nostre strade. Per tutti, a prescindere dalla provenienza geografica, c’è un enorme bisogno di comprensione, accoglienza e solidarietà”. Alessandro Repossi, direttore del Ticino (Pavia), lancia un invito: “Se incrociamo lungo la strada delle persone che abbandonano fuori posto i sacchetti dell’immondizia o lasciano sui marciapiedi le deiezioni dei loro cani senza raccoglierle, facciamoglielo notare: un intervento rispettoso, senza esagerare nei toni, ma deciso. Non possiamo rassegnarci a vedere Pavia sporca. L’immagine della città è un po’ anche la nostra”. Sulle questioni “venetiste” – dal referendum sull’indipendenza all’inchiesta che ha portato in carcere 24 persone – scrive Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), notando il “clima di malessere che attraversa il Veneto e che la crisi economica ha reso ancora più acuto”. “In questo panorama – osserva Frezza – è facile pensare che le colpe siano di altri, e che da soli saremmo in grado di fare meglio. È una tentazione pericolosa, quella di ‘farsi uno stato’ pensando che di colpo tutti i problemi verranno meno”: “Il Veneto ha bisogno dell’Italia e dell’Europa, non meno di quanto l’Europa e l’Italia abbiano bisogno del Veneto”. “La Buona Sanità non fa notizia!”, denuncia Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), a proposito di una struttura in grado di accogliere 20 pazienti di OPG, non ancora stata inaugurata perché esistono pareri contrari espressi da alcuni amministratori. Mentre Emilio Pastormerlo, direttore dell’Araldo Lomellino (Vigevano), riflette sulla svolta della Fiat, che a Torino ha tenuto “l’ultimo consiglio di amministrazione”. “Sapevamo che la Fiat ormai guarda da altre parti nel mondo, dopo la fusione con la Chrysler e il riferimento torinese è sempre importante, però leggiamo in questa notizia un vero e proprio ‘voltare pagina’, non solo per la Fiat. È una fetta importante di storia del nostro Paese che se ne va e le immagini delle famose valigie di cartone…

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