COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

Al centro degli editoriali anche alcune considerazioni sulla comunicazione e sull’informazione. Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino), parla dell’indagine avviata dalla procura capitolina “per rintracciare gli utenti nel web sommerso, l’ambito abituale in cui si trova di tutto, anche film di pedofilia, in cui si assiste a omicidi in diretta”. Un cono d’ombra su cui ha fatto luce Meter, l’associazione antipedofilia fondata da don Fortunato Di Noto. “Le fredde statistiche – commenta Mazzoli – lasciano generalmente perplessi: formalizzano ma non raccontano, tuttavia aprono una finestra sul degrado sociale e la capacità invasiva del fenomeno trattato, che cresce e si alimenta di violenza, brutalità, prostituzione minorile, commercio di vite umane”. Sul “recente rapporto di Meter”, associazione che “ha scoperto su Internet (tra il 2003 e il 2013) poco meno di 108mila portali pedofili”, si concentra pure Giuseppe Manunta, direttore di Dialogo (Alghero-Bosa). “Ciò che fa paura – osserva – è l’affermarsi del ‘deep web’, ovvero uno spazio in cui chiunque può nascondere la propria identità. Così facendo anche le azioni più subdole, quelle più riprovevoli possono essere compiute senza grossi problemi”. Eppure “la rete è una risorsa, è un ‘dono di Dio’ come ha detto Francesco”. Perciò, conclude Manunta, “usiamola, ma non facciamoci catturare”. Alcuni settimanali, come il Ponte (Avellino) e l’Araldo Abruzzese (Teramo-Atri), riportano la nota, firmata dal presidente della Federazione, Francesco Zanotti, sui contributi pubblici all’editoria, con l’appello a “evitare la chiusura di voci fondamentali per il pluralismo”. Sull’Azione (Fabriano-Matelica) il direttore Carlo Cammoranesi scrive, invece, del convegno Fisc che si terrà la prossima settimana a Gorizia, dove “si parlerà d’Europa in una terra-frontiera che rappresenta una salda cerniera di popoli, culture ed etnie”, ma a tema vi sarà pure “l’immancabile crisi della nostra stampa e dell’editoria in generale”. “Dinanzi alla potenza dei grandi network – argomenta Adolfo Putignano, direttore dell’Ora del Salento (Lecce) – si tratta di far ‘camminare le parole’ delle periferie proprio con gli strumenti delle periferie, per usare ancora il noto linguaggio del Papa, valorizzando esperienze e risorse del territorio”. Il Popolo (Tortona) riporta il discorso del Papa all’associazione Corallo. Mentre Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì), riprende “l’annuncio che, al prossimo Salone internazionale del libro a Torino, il Paese ospite sarà lo Stato Città del Vaticano”, vedendo in ciò “un evento significativo, perché sembra fatto apposta per rilanciare tutto quanto è maturato e matura nel tempo, sulla carta (e non solo), a partire inevitabilmente da altre pagine imprescindibili, quelle della Bibbia”.

 
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