CRONACA

Sui giornali diocesani spazio ai principali fatti di cronaca locale. Come l’azienda Askoll di Castell’Alfero, per la quale, riferisce la Gazzetta d’Asti, sembra prospettarsi la “chiusura dello stabilimento astigiano”. Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), parla di “artigiani e commercianti che hanno manifestato numerosi in piazza del Popolo”, a Roma, protesta che “non accadeva da ventuno anni”. “L’implementazione tecnologica sta sempre più sostituendo il lavoro umano, del quale in alcuni casi non c’è più necessità”, osserva Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingioli-Treia). Mentre il Nuovo Diario Messaggero (Imola) pone l’attenzione sull’assemblea di Confcooperative del circondario imolese, che “si colloca all’interno del percorso di collaborazione operativa tra le centrali cooperative rappresentato da Alleanza delle cooperative italiane”. Ma dall’Italia si parte ancora oggi in cerca di lavoro. “Ci sono tanti riminesi fra i 19.007 italiani che tra il 2012 e il 2013 hanno scelto l’Australia non per turismo, ma come nuova occasione di vita, un ipotetico nuovo Eldorado”, riporta il Ponte (Rimini), raccontando le storie di due di loro. Sull’istituzione del registro per le Dichiarazioni anticipate di trattamento (Dat), deliberata dalla giunta comunale di Trieste, si concentra l’editoriale di Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), per il quale “è perfettamente inutile, perché manca il contesto legislativo in cui inserirlo”, e quindi pare che la giunta si butti “su queste questioni inutili per distogliere l’attenzione da quelle veramente utili e che non riesce a risolvere”. La Vita Cattolica (Udine) argomenta, invece, sul calo dei matrimoni, “33% in soli 16 anni” a Udine. La Valsusa (Susa) si concentra sul “progetto di ristrutturazione e recupero” del Teatro Civico, mentre il Biellese (Biella) riporta la notizia che “i lavori per la trasformazione dell’ex Rsa di Bioglio in una struttura psichiatrica per detenuti possono iniziare”, dal momento che “il ministero della Salute ha stanziato poco meno di 6 milioni di euro per la riconversione dell’edificio”. Alla targa, “dimenticata sul selciato nel mezzo di una siepe”, che indica la strada in memoria di don Giovanni Festa, “sacerdote particolarmente attaccato alle radici storiche della città”, dedica l’attenzione il Ponte (Avellino): “Una città che non sa conservare la propria memoria storica – lamenta – non è destinata ad avere futuro”. Paolo Fusco, giornalista di Gente Veneta (Venezia), parla dell’acquisto, per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali di Venezia, di “libretti di favole che insegnano ai bambini la normalità di alcuni comportamenti sessuali”. “L’ora di religione cattolica – commenta – non si può imporre: le famiglie possono scegliere se i loro figli se ne debbano avvalere o meno. L’ora di morale gender, invece, va ascoltata in religioso silenzio”. Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano), presenta sul settimanale “Mezz’ora di bellezza”, iniziativa per la quale ci si ritrova in un’antica chiesa “per ascoltare e riflettere su una poesia. L’ascolto di una canzone per entrare nel vivo dell’incontro, la lettura, una riflessione”.

 
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