GIORNATA PER LA VITA

I settimanali diocesani dedicano ampi spazi alla 36ª Giornata per la vita, che la Chiesa italiana celebra domenica 2 febbraio sul tema “Generare futuro”. Questo appuntamento, afferma Edoardo Tincani, direttore della Libertà (Reggio Emilia-Guastalla), “ci chiede da che parte vogliamo stare. Noi stiamo dalla parte dei bambini, dei malati, degli anziani, dei deboli. Ci fosse solo un briciolo di Vangelo in più, nella politica distratta e nichilista di questo tempo”. La Giornata, informa Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), “ci porta quest’anno un bel regalo: i vescovi delle 15 Chiese del Nordest hanno deciso di offrire alla società e all’opinione pubblica un messaggio unitario, tenendo ben presenti le crescenti grida di dolore che si elevano da tante situazioni e da tante persone colpite nella loro dignità e che vedono prospettive di vita sempre più oscure”. Su Voce della Vallesina (Jesi) Siro Borocci, presidente del Centro promozionale famiglia, ricorda che “la vita va difesa in tutto il suo sviluppo, dal concepimento alla sua fine naturale, e la società deve esserne gelosa custode”. Notizie (Carpi) sottolinea che “ci sono alternative all’aborto: in un territorio vivo e attento come il nostro le famiglie non possono non saperlo. La cultura dell’incontro chiede a tutti un farsi carico. Quando questo è accaduto, nell’intreccio positivo di collaborazione tra servizi pubblici e volontariato, i bambini sono nati”. Di fronte alla vita, rimarca Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia), “nessun giudizio perché la vita appartiene a Dio”. Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), “nell’approssimarsi della Giornata per la vita” evidenzia “con il Santo Padre la necessità e l’urgenza di ripensare all’economia (new-economy) come una forma d’inclusione sociale per dire a gran voce ‘no a un denaro che governa invece di servire’”. Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi) guarda, in modo particolare, alla famiglia e alla necessità di “politiche e interventi adeguati che ne favoriscano la crescita e il benessere, anche in vista di un superamento dell’attuale crisi demografica”. È quanto chiede anche il Nuovo Diario Messaggero (Imola), con una riflessione di don Euterio Spoglianti, parroco di Casola Valsenio: “Economicamente le istituzioni pubbliche non hanno sostenuto per nulla la famiglia, mortificandola rispetto ad altre realtà”. Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), richiama il messaggio dei vescovi italiani per la Giornata. L’episcopato, spiega Tosello, “ci esorta a ‘generare futuro’ promuovendo la vita e realizzando condizioni che permettano ai giovani sposi di accoglierla con maggiore disponibilità: la ‘cultura dell’incontro’ che vinca la ‘cultura dello scarto’ – secondo il linguaggio di Papa Francesco – può ridare speranza e futuro anche alla nostra società in crisi”. Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), rimanda all’“anno zero della nostra era”: “Si poteva pensare che Erode, un ‘uomo dal pensiero unico’, avesse già vinto dopo aver sterminato i bambini della stessa età di Gesù. Chi si allontana da Dio, perde se stesso, si smarrisce, distrugge l’altro. Ma oggi come allora la sua vittoria non è definitiva. Qualcuno vinse addirittura la morte. E insegnò che un modo nuovo di vivere è possibile”. La Voce Alessandrina (Alessandria) invita a “ribaltare la cultura della morte”, a “ripristinare e far trionfare la cultura della vita”: è questo un “faticoso lavoro quotidiano da intraprendere con grande generosità”. Insomma “investire sulla vita per generare futuro”, chiosa Toscana Oggi (settimanale regionale).

 
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