TIFONE NELLE FILIPPINE

I settimanali diocesani dedicano ampi spazi alla tragedia vissuta dalle Filippine, dove il tifone Hayan, il più forte ad aver mai colpito l’arcipelago, ha seminato distruzione e morte. “Ora – scrive Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano) – è il momento di agire per un aiuto concreto e immediato. Lo ha ribadito Papa Francesco, lo sta facendo la Caritas a livello internazionale, italiano e locale. Anche a Fossano ci si mobilita con una sottoscrizione della Caritas. Non possiamo sentirci estranei. Ciò che succede nelle Filippine sta succedendo a un nostro prossimo”. È un filo rosso, questo, che, da Nord a Sud, sta chiamando alla solidarietà tutte le diocesi italiane. La Chiesa di Udine, ad esempio, si legge sulla Vita Cattolica (settimanale diocesano), “invita tutte le comunità cristiane a effettuare una raccolta di fondi per le Filippine nelle celebrazioni liturgiche di domenica 24 novembre”. Nelle Filippine, riflette Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita (Cosenza-Bisignano), “sono migliaia quelli che scappano, che cercano riparo verso le montagne, che cercano di ricongiungersi ai loro cari. (…) Sono vittime della tempesta, incontrollabile, che è piombata su di loro, violenta e inarrestabile. Il tifone ha fatto la sua parte, ma una buona parte l’ha fatta la povertà delle loro case. Un mix devastante quello della natura impazzita e della crescente povertà”. Per Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia), “anche il dolore può essere un’occasione. Per questo, mentre guardiamo lontano e alimentiamo la solidarietà, non sprechiamo la possibilità di un percorso di comunione vicino. Ne va della qualità civile della nostra convivenza e della qualità cristiana della comunione ecclesiale. Un modo vero per uscire dal guscio della nostra autosufficienza e sentirci ancora di più fratelli”.

 
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