PAPA FRANCESCO

Gli editoriali continuano a dare rilievo anche a Papa Francesco, a circa un mese dall’elezione. “È nel cuore dell’anno liturgico, il Triduo pasquale, che il vescovo di Roma ha progressivamente mostrato il suo volto di dolcezza e misericordia, grazie a parole e gesti semplici che hanno girato il mondo e sono arrivati a tutti”, evidenzia Alberto Cavallini, direttore di Voci e Volti (Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo), pensando alla “lavanda dei piedi a dodici giovani nel carcere minorile romano”, alle “omelie delle celebrazioni pasquali” e ai “discorsi pronunciati in occasione del Regina Coeli”. Sulla stessa linea Irene Argentiero, direttore del Segno (Bolzano-Bressanone), che riprende l’invito del Papa alla preghiera: “È lui per primo a pregare. E lo fa con la gente”. Per Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), “l’esempio di Francesco è trainante. Se ne accettiamo lo stile, ecco un programma di vita, un ardente desiderio di semplicità genuina”. Toscana Oggi (settimanale regionale) pubblica una nota di mons. Fausto Tardelli, vescovo di San Miniato e segretario della Conferenza episcopale toscana, dopo la “visita ad limina”. “È stato come stringere le mani a un padre, amorevole, pronto all’ascolto, gioioso – confida mons. Tardelli -. Ci ha chiesto di pregare per lui. Ha poi sottolineato la necessità per la Chiesa e in specie per i pastori, di camminare con la gente, ascoltando il popolo, accettandolo per quello che è, amandolo, e così accompagnarlo a riscoprire la speranza che non delude”.

 
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