Non c’è bisogno di grandi ricerche internazionali per capire che il gioco d’azzardo sta avvelenando la vita e la salute di tante – troppe! – persone e famiglie. Basta vedere l’invasione delle slot machine nei bar – e i rari, quasi eroici tentativi di pochi gestori di rifiutarle nei propri locali. Oppure basta assistere alle martellanti pubblicità televisive per i vari siti di gioco on line, spazio ingovernato di giocate infinite. Gli operatori dei servizi pubblici e privati, dai SERT alla Caritas, possono poi confermare con preoccupante certezza che il fenomeno è in grande crescita come numeri e come gravità delle situazioni.
Per questo il Forum ribadisce la richiesta di includere la patologia correlata al gioco dazzardo nei Livelli Essenziali di Assistenza, prevedendo forme specifiche di cura, di istituire forme di sostegno alle famiglie in cui ci siano membri affetti da dipendenza dal gioco dazzardo, limitare la pubblicità sui giochi a premi e lapertura di nuove sale da gioco.
Il Forum condivide quindi la campagna Mettiamoci in gioco contro i rischi del gioco dazzardo (promossa da ACLI, ADUSBEF, ALEA, ANCI, ANTEAS, ARCI, AUSER, Avviso Pubblico, CGIL, CISL, CNCA, CONAGGA, Federconsumatori, FeDerSerD, FICT, FITEL, Fondazione PIME, Gruppo Abele, InterCear, Libera, Shaker, UISP), ed in particolare fa sua la richiesta alle Istituzioni e alle forze politiche di adoperarsi affinché i Monopoli continuino a dare alle istituzioni e allopinione pubblica uninformazione completa e trasparente sulla diffusione del fenomeno del gioco dazzardo nel nostro Paese.
Infine, una modalità virtuosa di intervenire sul sistema “giochi” è certamente quella di aumentare la tassazione sul gioco dazzardo, sia come deterrente che come misura di giustizia fiscale. Non è più tollerabile che le vincite derivanti dal gioco dazzardo siano tassate meno dei redditi prodotti dai lavoratori.
venerdì 19 aprile 2013