50 ANNI DELLA “PACEM IN TERRIS”

Alcune testate ricordano nei loro editoriali i 50 anni della “Pacem in terris”, l’ultima enciclica di Giovanni XXIII, suo “testamento spirituale”, come la definisce Paolo Busto, direttore della Vita Casalese (Casale Monferrato). “I punti fondanti che il Beato Roncalli dipanò nella stesura – osserva il Portico (Cagliari) – aprono ancora oggi i cuori dei fedeli e di tutti gli uomini di buona volontà: l’inviolabilità della persona umana (…); il raggiungimento e la realizzazione del bene comune sulla terra (…); le relazioni tra i popoli basate sul dialogo, sulla cooperazione, sul rispetto delle minoranze e degli ultimi, sulla solidarietà e la verità, sul negoziato e non sulla legge delle armi e del più forte”. Testo “sconosciuto alle nuove generazioni”, per Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), rappresenta “una pagina indelebile nella storia dell’umanità, una sorta di ‘magna charta’ per la formazione a un’umanità libera e matura”.

 
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