Politica e crisi

“La credibilità dei partiti è ai minimi storici”, perciò per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), “è necessario (soprattutto a livello nazionale e regionale) garantire un rinnovo della classe dirigente, un taglio vero dei costi della politica, un tetto rigoroso alle spese per le campagne elettorali e gestione dei partiti, una nuova legge elettorale. Il tutto in tempi molto rapidi”. Per Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), è dalla “vicinanza”, dall’”attenzione al vero territorio”, che “deve ripartire la vera politica per ritrovare credito, passione e partecipazione. A cosa serve chi considera la propria gente solo come un numero percentuale di sondaggio, chi pensa al proprio ruolo come a sicura fonte di reddito?”. In occasione delle prossime elezioni amministrative, Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), sottolinea: “Recuperare appieno l’attenzione verso il proprio territorio significa anche saper accompagnare l’azione amministrativa: pretendendo di essere ascoltati e accettando di ascoltare gli amministratori, chiedendo conto delle scelte fatte e portando alla loro attenzione i problemi che tocchiamo con mano. E significa farlo con costanza, lungo tutti i prossimi cinque anni. È un servizio prezioso, in tempi in cui s’inaridiscono i luoghi del confronto e la pazienza stessa del confrontarsi tra persone”. Secondo Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), “solo sulla strada di un cambiamento reale, che è anzitutto rinnovamento morale, potrà avvenire che niente sia più come prima. E che i cittadini ritornino ad amare la politica e a rispettare i partiti. Perché la democrazia ha bisogno dei partiti; ma questi servono la democrazia solo nella misura in cui si fanno umili servi… e anche un po’ più poveri”. La Cittadella (Mantova) denuncia: “Se nel Paese non crescerà il senso di retta coscienza che deve avere nei confronti di se stesso ritorneremo presto ad imboccare la strada del declino che da troppi anni ormai ci contraddistingue”. Per Luca Sogno, direttore del Corriere Eusebiano (Vercelli), per superare la crisi, occorre la riforma dello Stato: “Questo compito spetterebbe alla politica ma, nonostante i condivisibili appelli di Napolitano a non scadere nell’invettiva fine a se stessa, la politica sarebbe una delle prime componenti dell’apparato statale da riformare nel profondo”. Ma la crisi non è solo dei partiti e dell’Italia, come ricorda la Guida (Cuneo): “Non passa giorno senza che qualcuno s’affacci a dirci come salvare la vecchia Europa, incapace di venirsene fuori da una crisi che ormai dura da anni e che ancora durerà”.

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