GIOVANI, ALCOL E DROGA

“Vivere per ubriacarsi?”. Titola così Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), il proprio editoriale dedicato all’aumento del consumo di alcol tra i giovani, recentemente certificato dall’Istat: la quota di 14-17enni che assume alcol fuori pasto passa dal 15,5% del 2010 al 18,8% del 2011. “Insomma – commenta Avagnina – si è dentro una china pericolosa che sembra non destare molto clamore nell’opinione pubblica, abituata ormai a… di tutto e di più, negli eccessi che non scandalizzano più di tanto, purtroppo. (…) Vivere per ubriacarsi? Non è possibile. Chi riuscirà a dire a ragazzi e giovani che c’è di meglio in cui investire i propri anni ruggenti?”. Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), si occupa di “droga e aggressività adolescenziale”: “Il fatto che molti giovani – e non solo loro – ne siano prede e vittime rappresenta l’esposizione a un rischio grave, contro il quale famiglia, scuola e società, insieme, si rendano compartecipi di un’unica battaglia di rivitalizzazione morale”.

 
Condividi