LAVORO E LEGGE ELETTORALE

“L’esasperata ricerca di un lavoro, le mortificanti situazioni d’indecisione e precariato che per anni provocano insicurezza, amarezze e sofferte conduzioni di vita familiare richiedono un’attenzione propositiva nel segno di una concreta solidarietà sociale. Al di là delle emozioni e del dolore nell’apprendere drammatiche notizie, istituzioni, enti pubblici, associazioni e aggregazioni di volontariato sono chiamati a intervenire efficacemente”, evidenzia Adolfo Putignano, direttore dell’Ora del Salento (Lecce). Per la Cittadella(Mantova) “è quanto mai urgente interrogarsi su quali e quanti siano gli ultimi della nostra società, su quali siano le vecchie e nuove forme di fragilità che si vanno diffondendo. È un esercizio di virtù cristiana ma non solo, anche di sapienza e saggezza umana. Un compito tanto più cogente per quanti svolgano, in qualsiasi forma, un ruolo di rilevanza sociale e pubblica”. “Alla politica – al di là dei ‘colori’ e delle ‘parti’ –, che sappia coniugarsi bene con l’economia, incombe il dovere (morale e civico) di dar fiato alle comunità in attesa affinché la parola ‘crisi’ non sia più sulla bocca – e nella realtà – di tutti. Con provvedimenti adeguati e comprensibili: per il Paese reale”, è il pensiero di Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). Da Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), l’invito:“Rispolveriamo, reinterpretandolo, il modello economico italiano che è stato e può ritornare a essere ‘una prodigiosa combinazione tra famiglia, impresa, credito e comunità’. Le energie non mancano”. Certo, prosegue Cescon, “il contesto mondiale è mutato. Pure quello italiano. Ma i valori sono quelli di sempre. Perché non riprovare? Con la certezza di riuscirci”. Spezza una lancia a favore dei giovani Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova): “Chi in nome dell’intangibilità dell’articolo 18 deciderà di respingere il punto di equilibrio che è stato faticosamente indicato dal governo, o magari si adopererà per farlo finire sul classico ‘binario morto’ in Parlamento, temo proprio che non farà l’interesse dei giovani”. Per la Guida(Cuneo), “saggio è stato il governo a consentire dibattito e modifiche in merito alla sua proposta di riforma del mercato del lavoro in Parlamento, dove c’è da sperare venga migliorato un testo in tante parti innovativo, ma sull’articolo 18 ingiustamente, e anche inspiegabilmente, punitivo”. La Vita Cattolica(Udine) annuncia buone notizie dal Friuli Venezia Giulia, dove le imprese “stanno stabilizzando l’occupazione, trasformando la precarietà in posto fisso; già 1.209 lavoratori nei primi due mesi dell’anno”. Di legge elettorale si occupa Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza): “Varare una nuova legge elettorale” è “una delle condizioni fondamentali per ridurre la distanza, oggi siderale, tra la politica e i cittadini”.
Condividi