CHIESA

Commentando la prolusione al Consiglio permanente del card. Bagnasco, Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), scrive: “Il cardinale chiede che si torni all’antropologia ‘umana’ che riscopra il valore vero dell’uomo come centro che tutto unifica nella visione dello Stato e delle sue strutture, come nella visione dell’economia e nella legislazione. Solo se si ritorna a questa antropologia rinasce l’umanesimo, quello vero, che è cristiano, ma, ancora prima, universale e insopprimibile, perché nasce esclusivamente dalla dignità di ogni persona. In un riferimento costante a Dio”.“Si sta nella Chiesa –scrive Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio) – non perché è una società di perfetti, un club esclusivo, ma perché è il popolo di chi ha ritrovato in Dio l’Origine di tutto, la sorgente della speranza, la bellezza della vita. Chi scopre questo è disposto a tutto perché sa di appartenere a Dio”. “Se cominciassimo a liberarci di ciò che non serve e a dedicarci di più all’uomo cui dobbiamo annunciare l’amore di Dio, forse potremmo recuperare il senso più autentico della nostra identità ecclesiale”: è l’invito di Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina). “È sicuramente una costante della storia della Chiesa: è la santità che fa l’evangelizzazione, riforma e trasforma la comunità; è sempre accaduto così nei tempi di crisi e di perdita dei valori. Oggi questa santità deve essere un elemento della vita di tutti i giorni perfettamente inserita nel mondo”, riflette Bruno Cappato, direttore della Settimana (Adria-Rovigo). È dedicato al viaggio del Papa in Messico e a Cuba l’editoriale del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), che riprende alcuni passaggi significativi dei discorsi di Benedetto XVI.
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