POLITICA

“Di fronte ai tanti scandali che colpiscono il mondo della politica, dalla Lombardia alla Puglia, al Veneto, alla Liguria, all’Emilia Romagna”, Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto), si chiede: “Chi salverà l’Italia? Come e quando si potrà produrre un cambiamento culturale significativo? Dove e chi dovrà operare per favorire un vero cambiamento? Tra casse di pesce regalate ai politici e siringhe sprecate negli ospedali, ci piace pensare che il futuro sarà meglio servito da quei quattro fogli senza titoli che raccontano il ‘Vangelo’: quella sì che è una ‘buona notizia’!”. Per Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “il culto della verità, dell’onestà, della trasparenza dovrebbe essere la norma. Gli equivoci, gli intrighi, i sotterfugi, i calcoli utilitaristici, l’imbroglio l’eccezione”. Per la Voce del Popolo (Brescia), “di fronte a fenomeni di questo genere, è importante cercare di mantenere la maggiore serenità di giudizio possibile”. “Rapporto tra etica e giustizia; frizioni tra politica e magistratura; accusa, ai giudici, di voler colpire con la spada del processo penale il semplice malcostume politico”: sono temi, sottolinea la Guida (Cuneo), “che invece appartengono al dibattito pubblico di sempre”. Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), comunque dei segnali positivi ci sono, grazie al governo Monti: “Il cambiamento è un percorso lungo, tortuoso e non scontato. Ma i segnali che giungono ci dicono che, forse, la strada intrapresa è quella giusta”. Un invito a “investire in sviluppo, in cooperazione internazionale, nel rafforzamento dell’Onu e di autorità di giustizia internazionali” viene da Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine).

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