CRISI

I giornali Fisc continuano a riflettere sulle diverse sfaccettature della crisi. Il momento presente, viene osservato su Emmaus (Macerata), “invita tutti a rafforzare un ‘patto di responsabilità’, che ha come orizzonte il futuro del Paese e delle giovani generazioni. Le uniche deroghe da prevedere al clima di rigore dovrebbero riguardare i giovani e le donne cui sono state negate opportunità, gli anziani, i malati, i bambini, gli stranieri trattati come schiavi. Tutti gli altri dovrebbero rimboccarsi le maniche”. Secondo Clarus (Alife-Caiazzo), “occorre che la politica tutta ripensi se stessa e sia capace di riattivare la fiducia dei cittadini nel suo ruolo, nei suoi esponenti e nelle sue pratiche, ricucendo il necessario patto sociale tra rappresentati e rappresentanti per riaprire così quello spazio di speranza (o di utopia) nel quale, solo, è possibile costruire il futuro, senza restare prigionieri di egoismi e schiacciati su un presente senza uscita”. Dello stesso avviso La Cittadella (Mantova), che aggiunge: “La politica dovrebbe cogliere positivamente l’occasione di un tempo di ‘armistizio’ verbale che le è offerta dal governo tecnico dettato dalla cogenza di una fase di solidarietà nazionale. Così potrebbe darsi in un prossimo futuro che i linguaggi e gli stili della politica tornino a essere un po’ più trasparenti, intelligibili e credibili”. Il Nuovo Diario Messaggero (Imola) parla del “sistema-Imola” che “ha affrontato la crisi declinando il termine in opportunità, una sfida per il cambiamento, forte della sua tradizione e della realtà economica e sociale che ha nella cooperazione un tessuto d’imprese robuste”. La Vita Cattolica (Udine) riporta l’appello dei sacerdoti e dei diaconi della Forania di Rosazzo i quali manifestano “la loro preoccupazione e sofferenza per la situazione socio-economica del Distretto della sedia” e si rivolgono “a tutti i responsabili delle istituzioni civili e soprattutto politiche perché si dia l’attenzione necessaria a una crisi che ha e soprattutto potrà avere drammatiche conseguenze anche nell’ambito sociale della nostra zona”.
Condividi