SOCIETA’, GIOVANI E LAVORO

I giornali Fisc si occupano anche di disoccupazione giovanile e prospettive future della società. “La disoccupazione giovanile – si legge sulla Difesa del Popolo (Padova) – tiene banco ancora una volta con dati allarmanti: secondo l’Istat nel 2011 il tasso di disoccupazione in Italia è salito alla cifra record dell’8,9 per cento e quello giovanile è giunto al 31 per cento… Che la questione giovanile sia impellente e prioritaria nel nostro Paese è indubbio… Certo non sarà la soluzione della questione giovanile, ma se provassimo anche ad abbassare l’iniquo e crescente dislivello tra i comuni mortali e i ricchi ‘per merito’ un qualche aiuto forse lo potrebbe dare”. Giuseppe Rabita, direttore di Settegiorni dagli Erei al Golfo (Piazza Armerina), pone alcuni interrogativi sul “futuro come sfida da cogliere”. In questo momento, scrive, “è molto difficile per le nuove generazioni guardare al futuro con ottimismo. Tutte le indagini e le ricerche mettono in evidenza l’aumento della disoccupazione tra i giovani, la precarietà del lavoro, l’incertezza del futuro, la frustrazione di ogni progetto di vita… Le notizie negative martellanti dei mezzi di comunicazione poi non lasciano margini alla speranza e spingono al disimpegno… Ma io mi chiedo: una società siffattapuò avere un futuro?”. Secondo Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), “la società nel suo complesso ha bisogno primario di accoglienza e di solidarietà, due esperienze che non solo fanno vivere nel rispetto reciproco e nella condivisione i valori fondanti, ma assicurano agli uomini il cammino di una convivenza civile e pacifica, lontana dal fracasso insostenibile della delittuosità”.
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