GIORNATA PER LA VITA

Sulle testate diocesane spazio anche ad alcune riflessioni sulla 34ª Giornata nazionale per la vita che viene celebrata domenica 5 febbraio. “Il messaggio dei vescovi italiani – nota Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto) – parla già col suo titolo: ‘Giovani aperti alla vita’, e porta l’invito a dare una direzione alla vita dei giovani, ad aprirsi alla speranza. In tempi di buio è necessario saper accendere delle luci”. Secondo Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), “educare giovani aperti alla vita è la sfida della Chiesa e di tutta la società. Non è la sfida solo dei cattolici, ma è di tutti, perché da giovani aperti alla vita dipende il futuro”. Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), pone in relazione la Giornata per la vita e quella per la vita consacrata (2 febbraio) ringraziando i “consacrati che, nel nome e con la passione di Dio, diventano segno operoso di un amore più grande per i fratelli, per ogni fratello e sorella, in ogni tempo e in ogni luogo, in ogni condizione. A questo amore più grande dobbiamo tutti educarci ed educare i giovani, che potranno cogliervi – tra le nebbie e i lustrini di tanti messaggi – una luce vera che affascina e, in fondo, il senso stesso della vita, di ogni vita, ricevuta e donata”. Voce della Vallesina (Jesi) pubblica la testimonianza di Egizia Lodari Mimmotti, operatrice del Consultorio “La Famiglia”. “Vivere – si legge tra l’altro – non è cosa facile, ma se continuamente vediamo e rimarchiamo tutto ciò che è negativo non offriamo un bel modello ai nostri ragazzi; occorre non dimenticare mai che l’ottimismo, la gioia, la speranza, l’impegno e soprattutto l’amore per Gesù sono le fondamenta sane per ‘costruire’ un giovane che diverrà un uomo sano”. Anche Il Ticino (Pavia) pubblica una testimonianza: quella di don Antonio Vitali, responsabile della Casa dell’accoglienza di Belgioioso, per il quale “l’adulto (la società) deve mettersi in gioco e offrire alla gioventù l’entusiasmo per una vita vissuta in pienezza che non si accontenta delle briciole”. La Vita Cattolica (Udine) racconta le storie dei malati in stato vegetativo e le enormi difficoltà che numerose famiglie friulane si trovano ogni giorno ad affrontare per assisterli.
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