MASS MEDIA

Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) e presidente della Fisc, risponde così ad un servizio de “L’Espresso”: “Risulta difficile per chi non abita il territorio italiano rendersi conto di ciò che si muove nel nostro Paese. Basterebbe svolgere piccoli sondaggi nei vari territori dal Nord al Sud dell’Italia per scoprire una ricchezza reale, spesso ignorata dalla grande stampa e dai network nazionali, ma molto vicina alla gente”. Insomma il milione di copie, i quattro milioni di lettori dei giornali Fisc “forse danno fastidio a qualcuno, ma dicono di un radicamento sul territorio che può far sorgere parecchie invidie e far nascere disinformazione”. Agli attacchi de “L’Espresso” risponde anche Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone): “Il giornale combatte il laicismo sul terreno della morale, dal divorzio alle coppie di fatto, dall’aborto all’eutanasia, dall’uso delle staminali dell’embrione fino al suicidio assistito”. Perciò, “serve, eccome!, un giornale cattolico, se non vogliamo essere sommersi”. E se “L’Espresso” scrive in base a pregiudizi, non è da meno il Secolo XIX che parla della guerra tra cardinali: di fronte a ciò, ricorda Silvio Grilli, direttore del Cittadino (Genova), i genovesi hanno provato “fastidio, amarezza e disgusto” nel leggerequeste notizie infondate. Rilanciare la campagna abbonamenti di Emmaus (Macerata) è l’obiettivo dell’editoriale del direttore Luigi Taliani: “Non può sfuggire a nessuno il grande impegno di servizio pastorale e culturale svolto da una redazione giovane e creativa. Se da una parte ‘Emmaus’ è chiamato a dar conto delle iniziative promosse dalla nostra diocesi, è però innegabile la crescente attenzione alle parrocchie e lo sguardo attento ai problemi che vive il nostro territorio, in particolare rivolgendosi alle famiglie e i giovani”.
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