LE CRISI E I CROLLI

“Il Paese non si salverà se non insieme. Queste parole furono pronunciate negli anni Ottanta del secolo scorso, ormai trent’anni fa, dai vescovi italiani riferendosi ad un Paese spaccato in due fra Nord e Sud. Si disse, allora, che non ci poteva essere sviluppo se non insieme ed era una illusione favorire una parte a discapito dell’altra. Parole inascoltate! Oggi quelle parole valgono ancora e sono più vere, anche se la linea di demarcazione non attraversa più il Nord opulento e il Sud arretrato, ma passa tra i supergarantiti e chi vive la precarietà della vita. Se non ci si salva insieme nessuno potrà pensare di rimanere esente dalla crisi che si sta abbattendo su di noi”, afferma Domenico Amato, direttore di Luce e Vita (Molfetta).
“La sfida di questi tempi è riconoscere la crisi di un modello umano fondato sull’individualismo estremo, sull’egoismo, sull’arroganza dell’‘arricchitevi e fate quello che volete’. È ghiaccio che si rompe per divenire acqua fluente. Le crisi e i crolli sono passaggi, porte aperte sul domani che verrà, sui cambiamenti necessari a sentire che la speranza è anche un fatto collettivo”, afferma la Guida (Cuneo).
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