MASS MEDIA

“In uno scenario globalizzato i media locali non hanno perso il loro valore”, sottolinea su Emmaus (Macerata) il vescovo, mons. Claudio Giuliodori, a proposito di due anniversari diocesani: il 25° del settimanale e il 35° della radio. Infatti, prosegue, “Emmaus e Radio Nuova sono nati tra la gente e parlano della vita concreta delle persone, facendo attenzione alla ricchezza di valori e tradizioni che plasmano la nostra storia e animano le nostre realtà sociali”.
“Comunicare è un atto di amore per il prossimo e insieme un servizio al Vangelo, perciò la comunicazione sociale, pubblica, va svolta non soltanto con competenza, ma anche con cuore”, afferma mons. Tommaso Ghirelli, vescovo di Imola, sulle pagine del Nuovo Diario Messaggero (Imola), in occasione della Giornata diocesana delle comunicazioni sociali. Anche se i media locali sono così importanti, Paolo Busto, direttore della Vita Casalese (Casale Monferrato), ricorda che “lacrime e sangue prospetta il Governo, ma per l’editoria è lo strangolamento”.

“I nostri mezzi di comunicazione – pur piccoli e modesti – garantiscono una comunicazione importante e sostengono una civiltà fatta di beni soprattutto spirituali che a parole tante volte s’richiamano e s’invocano. I nostri giornali legati ad un determinato territorio e alla sua gente hanno bisogno ora del sostegno di tutti. Non possono certo competere con le grandi potenze comunicative, ma hanno in sé un valore che ha bisogno del lettore, delle famiglie per essere aiutato e protetto”, sottolinea Bruno Cappato, direttore della Settimana (Rovigo-Adria).

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