QUARESIMA

“Quest’anno non siamo partiti”, esordisce Renato Zilio, direttore della Voce degli Italiani (Inghilterra), ricordando il pellegrinaggio quaresimale dei giovani che veniva fatto gli anni scorsi “da una città stupenda come Marrakech fino a un autentico deserto come il Sahara. Un lunghissimo percorso a piedi, in bus o su un cammello, accompagnati invisibilmente da Abramo, da Mosè, dai discepoli di Emmaus…”. “Il filo rosso – sottolinea Zilio – era l’ascolto: un difficile e fecondo cammino di apertura all’altro e d’accoglienza del suo mondo differente”. “Lungo il percorso – racconta – ci accoglievano piccole comunità cristiane. Ci mostravano in terra d’islam il volto di una Chiesa fragile, umile, vigile nella preghiera, sollecita nella solidarietà con un popolo di religione musulmana e di cultura arabo-berbera. Per noi erano anche una guida per entrare in una società e in una fede tanto differente”. E se quest’anno “non siamo partiti”, tuttavia “tutti i giovani in questa Quaresima – conclude – con il loro cuore sono già laggiù”.
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