IL FUTURO DELLA CINA

L’“acceso dibattito” che si sta sviluppando in Cina “sul futuro del Paese” è oggetto dell’editoriale del Corriere degli Italiani (Svizzera). “Gli apparati – osserva il giornale – ribadiscono la giustezza della via socialista allo sviluppo cinese che sta ottenendo successi strabilianti non solo economici, bensì anche dal punto di vista pratico. Tuttavia, con altrettanta decisione, viene scartata l’ipotesi dell’adozione di un piano quinquennale di sviluppo come da prassi (passata) delle realtà del cosiddetto ‘socialismo reale’. Ma non si lascia nemmeno spazio all’adozione di un modello occidentale di organizzazione della società e dei diritti civili e fondamentali, per esempio con un insieme di libertà, più partiti, un sistema parlamentare decentrato, vista la estensione geografica della nazione”. “La società cinese, tuttavia – prosegue il giornale – non può continuare ad essere disattenta alla domanda di libertà che emerge dalla società che costituisce oggetto di piccole battaglie individuali, come il superamento del limite del ‘figlio unico’. (…) La maggiore circolazione delle informazioni, viceversa, sta estendendo a questo Paese certe paure generalizzate, come nel caso del terremoto giapponese quella per gli impianti nucleari. O per via della crisi mediorientale, il timore di subire un ridimensionamento energetico che metterebbe in crisi la crescita economica”.
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